I punti di forza della Virtus Francavilla, la sorpresa della Primavera 3

Solidità difensiva e ripartenze letali: così i brindisini, eliminato il Catanzaro, sono giunti fino alla semifinale playoff.
03.05.2024 10:00 di  Rosario Buccarella   vedi letture
I punti di forza della Virtus Francavilla, la sorpresa della Primavera 3

In quattro sfide tra campionato e playoff in cui lo staff de La Giovane Italia ha incrociato la Primavera della Virtus Francavilla, la formazione di mister Gilberto D’Ignazio ha sempre mantenuto la porta inviolata. A ciò possiamo inoltre aggiungere che Fekete e compagni si sono distinti nella regular season come la terza miglior difesa del Girone B. Interpretando i numeri è chiaro che questa Virtus conceda ben poche occasioni agli avversari.

La doppia sfida col Catanzaro, al termine di cui i brindisini hanno centrato la semifinale playoff, è da considerarsi quasi un manifesto ideologico di questa stagione. La squadra ha evidenziato grande compattezza in fase difensiva ed idee chiare, oltre ad ottime intese tra i singoli, su come impostare rapidamente il contropiede per andare a colpire le retroguardie avversarie. Il 4-4-2, già osservato nella sfida con l’Avellino, adottato sabato scorso, consentiva infatti di coprire ottimamente il campo. Carretta dirigeva ottimamente una linea a 4 costantemente aiutata dalla diga a centro del centrocampo costituita da Abatematteo e Martina, Geusa e Busso sugli esterni si sono inoltre dimostrati estremamente diligenti nel non possesso con raddoppi di marcatura efficienti.

Maggiormente liberi da compiti difensivi erano infine Magnati (autore delle due reti) e Vapore, i quali si sono cercati e trovati a meraviglia con scambi rapidi che permettevano di ripartire e creare continuamente situazioni di potenziali occasioni da gol. Proprio quest’ultimo, insieme ai compagni di squadra Carretta e Martina (che hanno a loro volta collezionato numerose convocazioni tra i grandi), ha avuto modo di allenarsi nell’arco dell’intera annata con la prima squadra, con cui ha tra l’altro esordito. L’idea di considerare i ragazzi dei veri e propri calciatori si sta rivelando vincente: allenarsi svolgendo carichi di lavoro ed esercitazioni tecnico-tattiche di livello superiore consente di fare la differenza quando si scende al sabato in Primavera, qualora non dovesse arrivare la convocazione.