Quando la tensione gioca brutti scherzi: la lezione imparata dal Parma

Ecco un nostro approfondimento, diverso dai soliti che vi presentiamo, sull'ultima sfida tra Padova e Parma nel girone A.
11.10.2024 10:00 di  Stefano Rossoni   vedi letture
Fonte: Tommaso Barcellona
Quando la tensione gioca brutti scherzi: la lezione imparata dal Parma
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Lo scorso 5 ottobre allo stadio “Silvio Appiani” di Padova è andata in scena la partita tra Padova e Parma, valevole per la 4° giornata del Girone A del Campionato Primavera 2.

Entrambe le squadre erano ferme a 3 punti in classifica e quindi a caccia di una vittoria per allontanarsi dalle zone basse della classifica. Dal momento in cui i calciatori sono scesi in campo per il riscaldamento si è percepita l’importanza che entrambe le compagini attribuivano alla partita, con i giocatori molto concentrati e i loro occhi carichi di tensione. Tensione che, però, ha giocato un brutto scherzo al capitano del Parma Bernardo Conde.

È il 18’ del primo tempo ed il Parma è in vantaggio da appena un minuto grazie al rigore realizzato dal numero 10 Dean Vranici. Conde, presumibilmente in seguito ad una provocazione, colpisce a palla lontana il numero 9 del Padova. Negli istanti immediatamente successivi i due giocatori in questione provano a chiarirsi; in pochi si sono accorti del gesto, ad eccezione dell’assistente dell’arbitro che alla successiva interruzione del gioco segnala l’infrazione al direttore di gara, il quale non può fare altro che estrarre il cartellino rosso per il numero 6 dei crociati. Ne segue una timida protesta da parte di Conde, che però pochi secondi dopo si rende conto dell’errore commesso e comincia il suo ritorno anticipato verso gli spogliatoi. Nel farlo, però, alza la propria maglietta per coprirsi il volto, che rimarrà coperto fino alla sua uscita dal campo. In quel gesto si possono percepire le emozioni provate dal calciatore in quel momento: la rabbia per aver lasciato i propri compagni in inferiorità numerica, la consapevolezza di aver commesso un errore grave, oltretutto con la fascia di capitano al braccio.

Alla fine il Parma è riuscito a difendere il vantaggio e a portare a casa il suo primo successo, ma forse la cosa più importante della giornata è la lezione imparata dal suo capitano: la tensione è amica quando ti permette di essere più concentrato sulla partita o di fare la scelta giusta in situazioni complicate, al contrario diventa il nostro peggiore nemico quando sovrasta la razionalità e diventa padrona delle nostre azioni.