Giovani calciatori ma anche giovani allenatori: Marco Mancosu e il suo Cagliari Under 18
Dopo il successo contro l’Atalanta è tempo di fare un primo bilancio della stagione 2024/2025 della compagine rossoblù, ma per farlo è importante iniziare dalla fine della stagione scorsa.
26 maggio 2024: Claudio Bellucci allenatore e Cagliari che all’ultima giornata, batte 4-0 la Sampdoria e grazie ad una serie di risultati favorevoli riesce a conquistare la sesta posizione, l’ultima a garantire l’accesso ai playoff. Purtroppo, l’avventura nella post-season durerà solamente una partita. Volati a Bergamo per sfidare in gara secca l’Atalanta, i sardi perdono lo spareggio 4-0. Una sconfitta che non intacca minimamente una stagione assolutamente degna di nota, non solo per i risultati, che sicuramente sono importanti, ma nel settore giovanile non sono l’unica cosa che conta, ma anche per tanti i ragazzi che si sono messi in luce, con un gioco di squadra che ha esaltato ognuno di essi.
I numeri dicono 53 i punti in 32 partite (15V, 8P, 9S), 69 gol fatti (quarto miglior attacco) e 58 subiti. Yael Trepy e Samuel Ardau, rispettivamente con 15 e 12 gol, sono stati i cannonieri della squadra, ma non vanno dimenticati i vari Grandu, Malfitano, Simonetta, tutti ragazzi che oggi ammiriamo in Primavera, e quell’Ismael Konate trasferitosi in estate all’Empoli che ha già esordito con la prima squadra sia in Coppa Italia (da titolare contro il Torino) che in Serie A (a gara in corso contro il Napoli).
Stagione 2024/25: Si apre col cambio in panchina, salutato Claudio Bellucci, arriva a sorpresa la nomina di Marco Mancosu, ritiratosi appena qualche mese prima dal calcio giocato con la maglia della sua squadra della sua città. Con lui Francesco Pisano, vice anche nell’era Bellucci, e come preparatore dei portieri Simone Aresti, anche lui come Mancosu, ha appeso le scarpette al chiodo al termine della scorsa stagione per intraprendere questa nuova avventura.
Oltre al naturale stravolgimento della rosa, tra diversi ragazzi approdati in Primavera e le varie cessioni, è doveroso dunque tenere conto anche di questo cambio in panchina, con l’ex trequartista tra le altre anche di Lecce e Spal, alla sua prima esperienza da allenatore. Come dichiarato in una passata intervista, allenare è sempre stata una sua aspirazione, una passione che adesso ha tramutato nel suo nuovo lavoro. Lavoro cominciato ufficialmente solo il 18 ottobre con l’ottenimento dell’abilità UEFA B. Insomma, dal campo alla panchina come suo fratello Matteo, anche lui all’interno del settore giovanile cagliaritano col ruolo di viceallenatore di Roberto Concas nell’Under 17.
Quando siamo arrivati all’undicesima giornata, il Cagliari, che ne ha giocate 10 (rinviata la nona contro il Sassuolo), si trova in tredicesima posizione a quota 11 punti (2V, 5P, 3S) con 18 gol fatti e 21 subiti. Che sia con la difesa a 4 o a 3, Mancosu ha intrapreso un nuovo percorso. Sono numerosi i pareggi che hanno frenato i sardi in varie occasioni: come dimenticare l'incredibile gara di Firenze, coi rossoblù, in vantaggio di tre reti, che si sono fatti raggiungere dai padroni di casa all’ultimo minuto. Gara del Viola Park che seguiva il primo successo stagionale contro il Milan fanalino di coda. Con la vittoria di Bergamo, i rossoblù prolungano a tre la striscia di risultati utili consecutivi, a seguito dei pareggi arrivati nei turni precedenti contro Sampdoria e Verona.
Un Cagliari alla ricerca della continuità e il prossimo incontro contro la Lazio di mister Punzi, squadra che li precede di appena tre punti, può e dev’essere la gara giusta, per l’aggancio e il rilancio in classifica, sempre con l’occhio rivolto ai playoff, non così distanti...