Dalla serietà di Baroni alla maturità di Rovella: che stagione fin qui per la Lazio!
Durante una delle ultime puntate di Maracanà, consueta rubrica pomeridiana su TMW Radio, il nostro direttore Paolo Ghisoni è stato ospite per approfondire alcune tra le tematiche principali relative alla Serie A.
Marco Piccari e Stefano Impallomeni, conduttori del programma, hanno aperto la puntata parlando di Baroni e dell'ottimo momento in casa Lazio. Lo evidenzia un'intervista rilasciata da Guendouzi alla Gazzetta dello Sport, durante la quale ha dichiarato "Il merito di quello che stiamo facendo è del nostro allenatore". Impallomeni ha definito i biancocelesti come "il fenomeno calcistico della stagione", mentre Ghisoni ha voluto sottolineare l'importanza del tecnico nella rosa: "Ho la fortuna di conoscere Marco (Baroni, ndr) fin dai tempi nelle giovanili della Juventus. Partiamo dalla serietà di quest'uomo, è uno studioso di calcio; ricordo la condivisione di tante analisi tattiche individuali sui giocatori di settore giovanile. Quando poi si evolve la situazione, la passione e l'interesse chiaramente aumentano. Ha dormito 15 giorni consecutivi a Formello appena arrivato, perchè ha detto: questa è un'occasione d'oro. E questo tipo di messaggio credo sia arrivato anche ai giocatori: l’attaccamento maniacale a quella che rappresenta, a tutti gli effetti, un'opportunità di carriera mai avuta. Vi porto un aneddoto che mi raccontò un amico nella Primavera dell'Inter ai tempi di Mourinho, in occasione di un'amichevole a Lisbona. Dopo il match, la squadra rientrava a Malpensa, Mou è tornato a Milano insieme al gruppo per poi prendere un nuovo aereo e ritornare a Lisbona. Poteva tranquillamente fermarsi in Portogallo, ma sono piccoli esempi di come poi la squadra debba seguirti concretamente".
"La Lazio gioca bene, ma va sottolineata (su tutti) la solidità difensiva ritrovata - ha proseguito il nostro direttore nel suo intervento - Abbiamo parlato di Guendouzi, ma lasciatemi ricordare quanto detto due anni fa su un giocatore: 'Facciamo maturare Rovella, che ha un bel cervello e una mentalità da vero calciatore'. Ne ho sentite di ogni su di lui: giocatore mediocre, non ha cambio passo, non si inserisce. Ci voleva semplicemente calma e pazienza, in fin dei conti è un classe '01. Uno che fa l’esordio a San Siro, in Inter-Genoa, e torna a casa a piedi con la borsa sulle spalle non è una cosa qualunque. Sono piccolezze, è vero, ma nascondono dietro un significato importante".