Tommaso Fazio e l'eredità di Oriali nel cuore del calcio moderno

Giovane promessa del Grifone, Tommaso Fazio sta costruendo il suo percorso calcistico tra impegno, passione e ispirazioni da grandi campioni.
28.12.2024 14:30 di  Elisa Mantero   vedi letture
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Il vivaio rossoblu coltiva da ormai otto anni un giovane talento: il centrocampista Tommaso Fazio, classe 2006, che fa parte della rosa 2024/25 della Primavera ed è neo campione d'Italia con l'Under 18. Noi de La Giovane Italia abbiamo trovato un parallelo tra il ragazzo e uno di quei centrocampisti che a Ligabue ricordano Oriali.

“Una vita da mediano” non è solo una canzone del celebre cantautore emiliano, ma rappresenta anche un esempio da seguire per tutti i calciatori, specialmente per coloro che ricoprono questo ruolo.

Madre natura regala le abilità tecniche che un giocatore può possedere, in modo più o meno marcato, ma tutto il contorno va affinato con l'allenamento quotidiano. La professionalità, lo spirito di sacrificio e la disponibilità a fare uno sforzo in più per il compagno sono aspetti che devono essere costantemente migliorati, perché solo alimentandoli si possono applicare con continuità, specialmente in partita.

Il centrocampista è quel calciatore che dirige il gioco: tutto passa da lui. Ha il compito di limitare i palloni diretti alla difesa e quelli che arrivano devono essere già lavorati. È anche il giocatore che costruisce le occasioni per chi deve segnare. Di solito, gli uomini che ricoprono questo ruolo hanno ben chiare in mente le geometrie e l’identità della squadra, e questo è essenziale per diventare un calciatore completo. Fazio è ancora giovane, ma ha tutte le qualità per diventare un centrocampista che sa cosa fare e come farlo.

Cresciuto calcisticamente nella scuola calcio Giuseppe Siri, a dieci anni è stato notato dagli scout dell’allora dirigente sportivo Michele Sbravati, e da lì ha guadagnato sempre più spazio, diventando uno dei punti di riferimento della squadra, tanto che talvolta gli veniva affidata anche la fascia da capitano. Certo, quanto è strana la vita: attualmente il ragazzo milita in Primavera, il tecnico della quale è proprio Jacopo Sbravati, figlio dell’ormai youth football director della Juventus.

Non sorprende che Fazio si ispiri a Barella, perché quest'ultimo, come lo era Oriali, è un centrocampista che sa difendere, attaccare e inserirsi. Sotto molti aspetti, Barella può essere visto come una versione moderna dell'ex giocatore di Fiorentina e Inter: ha la stessa capacità di corsa, la stessa propensione a segnare e, soprattutto, lo stesso spirito di sacrificio. Il grifoncino sta già mostrando tutte queste qualità che lo potrebbero portare a diventare un calciatore di livello, come dimostra il fatto che abbia già contribuito a far segnare alcuni suoi compagni e abbia addirittura messo a segno una rete in questa prima parte di stagione.

Per il momento è ancora uno studente liceale, ed è giusto che sia così, perché finché non diventa un professionista, un bravo giocatore deve riuscire a conciliare scuola e allenamenti. Nonostante ciò, la lucidità che Fazio dimostra di mantenere in modo continuativo durante i novanta minuti, è un chiaro segnale che il calcio possa essere la sua priorità nella vita.

Tommaso Fazio deve semplicemente continuare a lavorare come ha fatto finora, perché il giorno in cui un giovane si sentirà arrivato e crederà di aver già svoltato per quella che sarà la sua carriera, ecco quello sarà il giorno in cui farà un inevitabile passo indietro, perché, tornando alla canzone di Ligabue, Oriali aveva doti tecniche straordinarie, sapeva giocare in ogni situazione, e probabilmente è stato uno dei primi tuttocampisti italiani. Ma aveva anche un temperamento, una professionalità e una passione per il concetto di bandiera, che lo hanno reso un esempio e un modello che tutti i giovani dovrebbero seguire.