Chiara Beccari, nel sangue il baseball e nel cuore il calcio
Nel nuovo almanacco targato “La Giovane Italia”, edizione 2021/2022, pure una sua compagna di squadra come Sofia Bertucci non ha usato mezzi termini nel dichiarare: “Chiara è una ragazza davvero molto forte, una futura stella del calcio femminile dal mio punto di vista. Ha una tecnica davvero notevole che unisce alla capacità di utilizzare molto bene il fisico, rendendola un’attaccante completa. Oltre a ciò, è un’ottima compagna di squadra, simpatica e divertente”.
Chiara Beccari, attaccante della Juventus, classe 2004, c’è e si sta facendo sentire: con l’Italia e così come con la Juventus. Addirittura l’allenatore bianconero Joe Montemurro ne è estasiato e non poco. Il direttore Stefano Braghin ancora di più. Se volessimo inoltre scomodare paragoni importanti, essendo nata il 27 settembre, il segno bilancia è il segno di due centravanti che come lei avevano il gol nel sangue: Gunnar Nordahl, miglior marcatore della storia del Milan, ed Omar Sivori, una leggenda della Juventus.
Una predestinata quindi… In un destino che da San Marino l’ha portata a Torino e che dal baseball, sport praticato in passato ad altissimi livelli dal padre Mauro Beccari, l’ha lanciata nel calcio. Una sorte non da tutti, una cabala da top player. Basti pensare che, con le titane, era già una bomber a quattordici anni in Serie C.
“La prima squadra? Tecnica, tattica e mentalità” aveva dichiarato in una intervista ai canali ufficiali torinesi nell’ottobre del 2021. Delle parole nette e intrise di determinazione, caratteristiche queste riscontrabili nel modo di interpretare il ruolo da parte della giovane leva juventina.
Una attaccante in erba scalpitante e pronta a segnare e far segnare, calcisticamente con movenze alla Ilaria Mauro, e che dal bianconero all’azzurro è pronta a far sognare le proprie tifoserie. Dei sogni che si spera, con grinta ma soprattutto con caterve e caterve di gol, diventino realtà.