Roma, i gioielli della cantera giallo-rossa
L’arte dell’oreficeria è un qualcosa veramente per pochi, pochissimi: conoscere le proprietà dei metalli, la loro duttilità e malleabilità, è un mestiere vecchio e fine, di quelli che ormai andranno a sparire. Ma a Roma, in capitale, sponda giallo-rossa, nel calcio sono abili gioiellieri e nel femminile come nel maschile di bijoux ne producono in enormi quantità, sia per la Serie A e sia per la Serie B. Quando vi è da fondere l’oro calcistico e farne gioie apprezzate, la parte in rosa guidata dal responsabile Gianmarco Migliorati ha dimostrato come si fa.
Ed è così che sono stati intarsiati a Trigoria tre anelli come mai prima: Alice Corelli, esterno classe 2003, Eleonora Pacioni, centrale di difesa classe 2002, ed Emma Severini, centrocampista classe 2003.
La prima ad aprire lo scrigno non ha bisogno di presentazioni, perché la capitale è veramente casa sua. Enrico Sbardella, CT dell’Italia U19, l’ha definita così sul nostro almanacco: “Alice è un talento puro, in prospettiva può arrivare ad altissimi livelli. Molto forte fisicamente, vanta una buonissima tecnica e vede molto bene la porta. Sta già offrendo delle prestazioni importanti, anche in Serie A, nonostante sia ancora molto giovane”. Una calciatrice di cui sentiremo assolutamente parlare.
Eleonora Pacioni, invece, fa della caratura il suo punto di forza. La sua preziosità, infatti, la trae da lì: dal Torneo di Viareggio 2020 dove segnò sia all’Inter e sia alla Juventus di testa, risultando tra le migliori undici della competizione, ai due Scudetti Primavera dell’anno passato, fino ad arrivare all’esordio in Serie A contro il Napoli. In particolare gli organizzatori della coppa carnevale, all’epoca, ci videro lungo nel riportare le motivazioni che esaltarono la baby stellina nella rassegna: “Abile nelle letture e determinante nel gioco aereo”. Un oro zecchino che ornerà a lungo il nostro calcio.
E per concludere lei: Emma Severini, il capitano dell’Italia U19 e la classe 2003 più presente tra le pari età e tra le 2002 in Serie A in questa stagione, in prestito al Napoli. Un bijou fine e raffinato e dal valore altissimo, la quale fa della classe ma anche della sostanza le sue perle da mettere in mostra. I suoi parametri europei l’hanno posta alla ribalta nazionale ed internazionale, per una preziosità di base che rappresenta forse nel miglior modo la qualità del nostro calcio. Ai tempi il suo passaggio dalla Fiorentina alla Roma fu un vero e proprio specchio delle mire della giovane toscana, la quale non si vuol fermare e che punterà presto all’Italia della CT Milena Bertolini.
Uno scrigno capitolino quindi dal valore altissimo e dai pezzi pregiati, che si quoteranno ancor più stagione dopo stagione. Alla luce di ciò la Roma è avvisata: per una futura festa scudetto, i gioiellini dovranno essere saputi portare ed esaltare.