Marta Pandini, l’arma in più del biscione
Era il 5 ottobre del 2014 quando esordì in maglia neroazzurra, quella dell’Inter: prima giornata di Serie B, la compagine milanese si presentò in Veneto di petto al Valpolicella, un 1-1 finale che però sorrise a Marta Pandini… Una centrocampista, classe 1998, che di strada ne ha fatta e ne farà ancora tanta, forse tantissima.
La prima marcatura con il biscione tre settimane dopo contro l’Unterland. Il primo titolo, invece, vincendo il campionato cadetto nel 2018/2019. L’azzurro abbracciato con l’Italia U17 e successivamente con l’U23. Una calciatrice la quale ha fatto della gavetta e della fatica le strade per arrivare alla affermazione, approdando in una Serie A che la sta vedendo sempre più protagonista.
Testimonianza di ciò la doppietta alla Fiorentina dello scorso fine settimana: a Milano l’Inter ha iniziato legittimando e dominando, nei primi venti minuti le due reti di Marta Pandini avevano già incanalato il match a favore dei tre punti per le padroni di casa. Una incolpevole Schroffenegger, estremo difensore viola, si è vista infilare per ben due volte dalla numero diciotto neroazzurra.
Un feeling inoltre particolare con la propria mister Rita Guarino, ex Juventus, come dichiarato nel dicembre 2021 a DAZN: “Il suo curriculum lo conosciamo bene, ma al primo anno sotto la sua guida l’obiettivo è fare bene partita dopo partita e vedere dove arriviamo. Di certo però ogni parola e valore che trasmette forgia la nostra mentalità. La sua forza è responsabilizzarci: dopo le partitelle ci spinge al confronto per capire cosa non va, perchè in quei 90’ minuti nel weekend spetta a noi fare la differenza”.
Per non parlare pure del suo esempio calcistico, della sua idola, ossia Valentina Cernoia: “Se devo fare il nome di una giocatrice che apprezzo cito Valentina Cernoia. Una centrocampista di sostanza, con il piede educatissimo e grande tecnica”.
Una calciatrice che sa insomma cosa vuole e cosa vorrà diventare, caratterizzata da intraprendenza e massima volontà nel perseguire i propri obbiettivi. E poi… Poi come presidente onorario l’Inter ha un certo Javier Zanetti, che sicuramente per la giovane classe 1998 sarà un motivo di stimolo e di confronto nell’incontrarlo alla Pinetina.