Inter, la miglior gioventù pronta a splendere sempre di più
Martina Brustia, Beatrice Merlo, Marta Pandini e così via… Se dovessimo iniziare ad elencare tutti i talenti che l’Inter ha forgiato negli ultimi anni non smetteremmo di scrivere, scrivere e scrivere. Sicuramente, poi, al finale della lista dovremmo concludere con “Grazie Gianni Dingeo e grazie Saimir Keci”, per una miglior gioventù nerazzurra che progettualmente viene da lontano, molto lontano.
E pure oggi questa linea verde continua con felicità all’ombra della Madonnina, con queste fasi finali primavera che stanno mettendo in mostra talenti interisti del calibro di Giulia Dragoni, centrocampista, classe 2005, Astrid Gilardi, portiere, classe 2003, e Matilde Pavan, esterno offensivo, classe 2004.
La prima, per chi non la conoscesse, è un pendolo di mediana che da del “tu” alla sfera. Tanto che il suo tecnico dell’U19 Marco Mandelli l’ha descritta così sul nostro almanacco: “Giulia è una ragazza che fa la differenza in campo, è straripante con la palla tra i piedi. Ha cambi di marcia e direzione dove nessuno la tiene, se ha spazio non la ferma nessuno. Giulia vive per questo: il suo obbiettivo principale è fare carriera e diventare una calciatrice professionista, ci tiene tantissimo al calcio. Ha tutte le carte in regola ad oggi perché tutto ciò si realizzi”.
La seconda, invece, una numero uno battezzata come predestinata da un docente federale ed esperto in materia che non ha bisogno di presentazioni, com’è Attilio Sorbi. Un esponente non da poco, la quale l’ha definita come la nuova Francesca Durante. Pure l’Inter le ha dato fiducia: rinnovo fino addirittura al 2024 ed ultimo anno di tecnico commerciale con taglio sportivo da finire quindi in serenità, per lei che dalla Polisportiva Mandello si sta presentando al pubblico come una tra le migliori numero uno del futuro in Italia.
Matilde Pavan, poi, chiude un trio di talenti davvero top: qualità tecniche sopraffine, con predilezione del piede destro senza disdegnare l’uso del sinistro, cinismo nel segnare come nel mettere in condizione di marcare. L’Hellas Verona, ai tempi, ci vide lungo, il club nerazzurro poi fece dell’intuizione scaligera una solida certezza per l’Inter. Come disse sbilanciandosi pure su di lei Attilio Sorbi: “Matilde è uno dei talenti più puri in prospettiva del nostro calcio”. E come dargli torto.
Insomma una Madonnina che, alla sua ombra, sta vedendo plasmare dal biscione la miglior gioventù: delle generazioni che, tra professionismo e crescita del livello della Serie A e dell’Italia maggiore, non potranno che stupire.