"A volte si vince anche quando si perde". Il Genoa di Sbravati merita solo applausi
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Il gruppo guidato da Jacopo Sbravati ha dimostrato nel corso dell’intera stagione una supremazia su squadre di tutto rispetto, come Juventus e Bologna, collezionando solamente due sconfitte ed evidenziando l’importanza di un reparto offensivo molto efficiente (con l’attivo di 56 gol) e un’ottima difesa (sole 22 reti subite).
Anche nella fase dei quarti, la determinazione dei rossoblù si è distinta eliminando prima la Lazio, a seguire il Palermo per arrivare poi ad affrontare i rossoneri di Bertuzzo, sconfiggendoli nel doppio incontro. Accedono, quindi, alla finale, dove trovano un’avversaria agguerrita: la Roma. Si contendono il titolo due squadre che si sono contraddistinte nella regular season come le migliori formazioni del campionato. In merito al Grifone, gran parte del merito va attribuito a giocatori come Cozzolino, Aresini, Consoli e Longobardi in attacco, capitan Brizzolari e Scaglione a centrocampo e Mandirola, seguito da Savona e Fazio, in fase difensiva.
Il vantaggio rossoblù propiziato da Consoli non è bastato a regalare il titolo di Campione d’Italia alla squadra ligure, che subisce l’1-2 tra il 66’ e i minuti di recupero con le reti di Dal Bon e Zekaj.
Arrivano elogi e ringraziamenti anche dalla Prima Squadra, che con la figura del presidente Alberto Zangrillo si rivolge ai ragazzi esortandoli a credere nelle loro qualità e indicando loro che “A volte si vince anche quando si perde. Non mollate mai!”.