La Dea è incoronata campione d’Italia e vola in Paradiso
Dopo la conferma del titolo di campione d’Italia Under 17 da parte della Roma nella giornata di ieri al Del Duca di Ascoli, questa sera a San Benedetto del Tronto è stata la volta della finale per assegnare lo scudetto Under 16 tra Atalanta e Milan.
I precedenti in stagione (entrambe le formazioni erano nel Girone B) dicevano 1 vittoria a testa: i rossoneri di Simone Baldo si erano imposti al Bortolotti per 1-2 in rimonta nel primo confronto durante la regular season, mentre nella sfida di ritorno la formazione di Gambirasio si è presa la rivincita imponendosi per 1-3 al Vismara.
Un cammino verso la finale importante per tutte e due le squadre, arrivate pari merito al secondo posto (a quota 54 insieme anche al Monza, con nerazzurri davanti a tutte per la classifica avulsa) nel loro girone. Il Milan ha eliminato in primis proprio il Monza per poi disputare due grandissime prove nelle gare di andata dei quarti di finale con Empoli e Sampdoria. I successi al Vismara per 6-1 con gli azzurri e 4-1 sui blucerchiati hanno di fatto ipotecato il passaggio del turno. Più combattute invece le sfide affrontate dall’Atalanta: dopo essersi sbarazzati agevolmente del Torino, i ragazzi di Gambirasio hanno compiuto due grandi imprese con Roma (con tanta di rimonta al ritorno) ed Inter (campione d’Italia lo scorso anno in Under 15).
Mister Baldo conferma 10/11 della formazione scesa in campo mercoledì nella gara di ritorno a Bogliasco con la Sampdoria, con Lontani al centro dell’attacco al posto di Zaramella. Anche i nerazzurri cambiano un solo elemento rispetto alla sfida del Konami Youth Center che ha consegnato l’accesso alla finale con Araboni a sostituire dal 1’ Regonesi.
A prevalere, conquistando il suo primo tricolore dall’istituzione del campionato Under 16, è stata la Dea. Ci piace pensare che la nostra visita in occasione dei quarti di andata tra Atalanta e Roma abbia portato fortuna, ma al netto di tutto il successo dei nerazzurri per il percorso nella fase ad eliminazione diretta e per quanto visto in questa sfida finale è ampiamente meritato.
Nonostante il vantaggio del Milan a fine primo tempo con il gol di Tartaglia all’11’ (secondo consecutivo dopo quello al ritorno con la Sampdoria) con un bel sinistro in diagonale su corta respinta della difesa avversaria, gli atalantini sono stati fin da subito più propositivi. Longoni è stato infatti chiamato agli straordinari: prima su Gasparello al 3’ che, raccolto un cross basso di Colombo dalla destra, calcia da distanza ravvicinata e poi su Damiano al 24’ ipnotizzandolo nell’uno contro uno. La prima frazione, principalmente tattica, lascia spazio ad una ripresa in cui succede di tutto. Dopo 5’ Longoni, decisivo nei primi 40’, sbaglia in fase di impostazione, Michieletto ringrazia e sigla l’1-1. Passano altri 3’ e la Dea prima la ribalta con Isoa che di testa su azione d’angolo gonfia la rete e trova poi il tris al 16’, sempre con il suo numero 4 con un colpo di testa in fotocopia. La reazione del Milan non si fa attendere, Lontani accorcia sul 3-2, ma negli ultimi 20’ succede pochissimo. I cambi spezzano il ritmo alla gara e dopo 4’ di recupero l’Atalanta può festeggiare: Colombo e compagni succedono alla Roma e sono i nuovi campioni d’Italia Under 16.