Milan, ricordi Paloschi? Eccone un altro!
Ricordate l’esordio in serie A di Alberto Paloschi? Era il febbraio del 2008 e l’ultimo Milan di Ancelotti, a San Siro, ancora non era riuscito a sbloccare la difficile gara contro un acerrimo Siena. L’allenatore emiliano pescò dalla panchina un ragazzo appena diciottenne, che inserì al posto di un compassato Serginho. Qualche secondo più tardi, su assist di Seedorf, il ragazzo segnò probabilmente il gol più veloce mai realizzato da un debuttante nel nostro massimo campionato. Un’impresa che proiettò immediatamente Paloschi nel novero dei migliori giovani in circolazione, ponendo su di lui una serie di aspettative purtroppo in parte disattese, nonostante la lunga carriera ad alti livelli.
Perché ricordiamo questo aneddoto proprio in questi giorni? Perché la scorsa domenica (10 novembre) il calcio professionistico italiano ha conosciuto un altro Paloschi, di nome Dorian, anche lui debuttante nel Milan.
Subito il nome ha richiamato grandi ricordi ai più nostalgici tifosi rossoneri, ma è bene chiarire fin da subito che tra i due non c’è alcun legame di parentela, nonostante siano molte le affinità anche solo da un punto di vista simbolico.
Entrambi hanno infatti esordito tra i professionisti nei loro diciotto anni di età. Alberto li aveva compiuti da un mese circa, mentre Dorian ha fatto appena in tempo ad eguagliare il suo omonimo, visto che tra una decina di giorni sarà diciannovenne. Entrambi lombardi di origine, sono cresciuti nelle giovanili della società rossonera. Qui però cominciano le differenze, perché mentre Alberto era un attaccante, Dorian è un difensore centrale, uno di quelli moderni non necessariamente prestanti fisicamente ma molto abili nell’uno contro uno e in velocità, oltre che dotato di ottima tecnica per l’impostazione da dietro, caratteristica quanto mai determinante per un difensore nel calcio di oggi.
Dorian cresce nelle giovanili milaniste fino alla Primavera, in cui esordisce grazie a Ignazio Abate in panchina, che comincia a utilizzarlo sempre di più nella stagione scorsa, sia in campionato che in Youth League.
In questa stagione è ancora punto fermo della squadra oggi allenata da Federico Guidi, essendo cresciuto anche fisicamente e avendo maturato un rendimento che gli è valso la convocazione nella neonata Milan Futuro. Il rendimento nel girone B di serie C della squadra allenata da Daniele Bonera è ancora molto altalenante, ma va dato atto al progetto rossonero di essere stato in grado, dall’inizio della stagione ad oggi, di lanciare nel professionismo molti giovani talentuosi che sicuramente vedremo ancora all’opera in palcoscenici anche più prestigiosi. Dorian Paloschi, subentrando all’infortunato Bartesaghi domenica scorsa nel pareggio contro l’Arezzo, è stato infatti soltanto l’ultimo in ordine cronologico.
Sicuramente non è stato un esordio scintillante come quello del suo omonimo Alberto, ma chissà che con la pazienza e la dedizione dimostrate finora, anche Dorian riesca, passo dopo passo, a costruirsi una carriera altrettanto positiva nel calcio che conta.