Il Confronto: Sebastiano Pisasale vs Alessandro Giovannini
Sebastiano Pisasale (Spal) e Alessandro Giovannini (Cesena) sono due giocatori classe 2005 che amano svariare nella trequarti avversaria e grazie alle loro qualità, possono ricoprire più posizioni in attacco. Dispongono di un gran destro, in grado di mandare in porta i compagni e di concludere loro stessi l’azione. Ma vediamoli più nel dettaglio.
Pisasale è uno dei giocatori più importanti della Spal Under 18 campione in carica, con 13 centri e 2 assist in 20 gare stagionali. Vanta inoltre 4 convocazioni in Primavera 2, ma non ha ancora fatto il suo esordio. Gli estensi anche quest’anno stanno facendo un ottimo campionato, impegnati nel girone B, occupano la seconda posizione, a -6 dall’Inter capolista e con una gara da recuperare. Assieme alla prima punta Franzoni forma una coppia da 26 gol, i due stanno trascinando i biancoblù ad un altro anno ad alto livello, con l’obiettivo alla portata di una posizione nella post-season. Trasferitosi questa stagione dal Catania (dopo il fallimento degli etnei), si è subito integrato nel nuovo gruppo e lo ha fatto vedere in campo in più di un’occasione, i compagni infatti, quando il pallone pesa, sanno che possono affidarsi alle qualità del siciliano. Schierato come esterno sinistro nel 4-3-3 o 4-2-3-1 di mister Pedriali, è un giocatore che ama svariare nella fascia di competenza creando scompiglio con dribbling o rientrando sul destro per mettere palloni invitanti. Ha un’ottima lettura di gioco, sa mandare in porta i compagni con passaggi filtranti e lanci in profondità, dispone di un ottimo senso della posizione. Tra le prestazioni più importanti del ragazzo (e di squadra) va evidenziata la "manita" rifilata alla 19esima giornata al Monza, con Pisasale autore di una doppietta. Chissà fin dove può arrivare questo ragazzo.
Giovannini è il capitano e giocatore di spicco della compagine bianconera. 20 partite in stagione con l’Under 18 condite da 11 reti e 4 assist, più l’esordio in Primavera 1 contro l’Atalanta il 19 marzo (20’ per lui). Inoltre, è reduce da un ottimo Viareggio giocato con la maglia del Torino, 5 presenze e 3 reti che hanno permesso ai granata di arrivare in finale, persa 2-1 col Sassuolo. I romagnoli sono attualmente terzultimi nel girone A (girone a 11 squadre), ma la classifica è molto corta e bastano 2 vittorie di fila per ribaltarla completamente. Ama ricevere palla allargandosi sulla sinistra per rientrare sul piede forte, dribblare gli avversari e concludere in porta, come ha mostrato nel gol contro il Napoli: servito in profondità, rientrato sul destro, ha spedito il pallone nel sacco, è il suo marchio di fabbrica. Il trequartista è il suo ruolo ideale, dietro le punte è in grado di scatenare tutte le sue abilità, è lì che mister Campedelli lo schiera nel 4-3-1-2, spostandolo come esterno di sinistra nelle occasioni in cui ha optato per il 3-4-3. Sono tanti i gol di pregevole fattura realizzati dal numero 10, dal primo in campionato siglato contro la Lazio, passando per il gol da centrocampo contro la Fiorentina, fino allo slalom tra i giocatori del Sassuolo. Specialista dei calci piazzati, come mostrato col Bologna alla sesta giornata (gara in cui è andato a segno tre volte), la seconda rete arriva direttamente da calcio di punizione, con un tiro potente sul palo del portiere. Contro i felsinei è stato anche autore di uno splendido assist, per il gol dell’1-4, con un cambio di gioco preciso. Anche contro il Sassuolo, con un passaggio filtrante che manda Coveri a tu per tu col portiere, ha mostrato che dispone di una visione di gioco di altissimo livello. La speranza è quella di vederlo al più presto in un campionato professionistico.