Una partita indimenticabile: Lazio-Fiorentina, andata dei quarti di finale

Il racconto di una delle sfide più belle della categoria, una partita dal pronostico quasi scontato ma dall'esito sorprendente.
05.07.2023 11:00 di  Daniele Burigana   vedi letture
Una partita indimenticabile: Lazio-Fiorentina, andata dei quarti di finale
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Fiorentina e Lazio si affrontavano per la prima volta in stagione, avendo giocato la regular season in due gironi differenti:

I padroni di casa, guidati da mister Alboni sono stati abili a preparare questo match con la consapevolezza di affrontare una gara dall'altissimo coefficiente di difficoltà. Provenienti dagli ottavi di finale contro il Frosinone dove, dopo la vittoria per 2-1 in trasferta è arrivata la sconfitta 2-1 in casa, ma il 3-3 totale ha garantito comunque alle aquile l'accesso ai quarti grazie alla miglior posizione in classifica nella regoular season. 

Gli ospiti, guidati da mister Capparella, si sono rivelati una vera e propria schiacciasassi nell'arco della stagione. I Viola hanno terminato il girone C in vetta alla classifica, conquistando 49 punti su 54 disponibili, 16 vittorie su 18 partite e solo una sconfitta in campionato (nell'ultima giornata di campionato 0-2 vs Bologna, in una sfida che valeva nulla ai fini della classifica). Agli ottavi di finale l'avversario è stato il B, sconfitto 2-3 in Campania nella gara d'andata. Il ritorno però ha messo in difficoltà i toscani, perdendo 2-1, sconfitta di poco conto perché grazie al 4-4 totale ad andare agli ottavi sono stati i viola, anche in questo caso grazie alla miglior posizione in classifica. 

A partire meglio al Green Club di Prato Lauro sono stati proprio i padroni di casa, che hanno interpretato benissimo la gara nella prima frazione di gioco, riuscendo fin da subito a prendere le misure del 3-4-3 proposto dai viola. Dopo soli otto minuti di gioco riescono infatti a passare in vantaggio i ragazzi di mister Alboni con Chiucchiuini, che si incarica di una punizione a due dentro l'area di rigore, a pochi passi dalla porta e nonostante la folta barriera non ha difficoltà a spedire in rete. Reazione della Viola che non si fa attendere, e dopo aver subito lo svantaggio inizia a premere forte sull'acceleratore creando alcune occasioni, come il tiro alto al 19' di Bonanno. Ospiti che al 25' riescono a ristabilire la parità con il più classico dei gol da "difesa a tre", un quinto guadagna il fondo sulla sinistra, Masoni, e crossa sul secondo palo dove solissimo arriva l'altro quinto, Evangelista, che con il destro fa 1-1. Gli ultimi dieci minuti della prima frazione vedono la Lazio vicina per due occasioni al vantaggio, entrambe le volte tutto parte dal destro di De Martino sugli sviluppi di un piazzato. Prima prova la conclusione diretta ma Dolfi si oppone, dopo invece pennella un lob dentro l'area per Trifelli che non riesce ad inquadrare lo specchio e si divora il vantaggio. 

La seconda frazione di gioco vede entrambe le rose cercare in più occasioni il vantaggio, partita divertente e corretta. Contrariamente alla fine dei primi 40 minuti, questi si aprono con i toscani che si rendono pericolosi più volte verso la porta biancoceleste. Al 20' l'autore del pareggio, Evangelisiti ci prova con il sinistro dalla distanza ma Mazzù risponde presente e non si fa superare. Al 23' però, Maiorana si inventa un gol spettacolare: entra in possesso al limite dell'area, prima un sombrero, poi un tunnel ed infine con il destro di potenza da fuori area  insacca all'angolino, 1-2. La Lazio non molla però e a poco meno di dieci dal termine riesce a trovare la rete del pari grazie ad uno splendido lancio in profondità di Nebuloso letto benissimo dal neo-entrato Iencenelli, che freddissimo davanti a Dolfi non sbaglia e sigla il definitivo 2-2

Nonostante alcune difficoltà nell'arco della stagione, ed un secondo posto rimasto in bilico fino alle ultime giornate, la Lazio nell'andata dei quarti di finale è riuscita a tenere testa per 80 minuti ad una delle compagini favorite alla vittoria del tricolore. Per la Fiorentina questa gara è stata sicuramente un grande segnale di maturità e compattezza del gruppo, abile a non sfaldarsi anche a fronte di una squadra che non gli ha permesso di esprimere il proprio gioco come di consueto. Poi a passare il turno, come già sappiamo, è stata la rosa di mister Capparella, arrivata come prevedibile a giocarsi lo scudetto fino alla fine, perso solamente in finale contro la Roma; per la Lazio di mister Alboni qualche rimpianto ma la consapevolezza di un percorso a testa alta, contro tutti gli avversari.