"Finalmente l'attaccante": Piccoli vuole diventare grande a Cagliari
“Finalmente l’attaccante”. Al 75’ di Cagliari-Verona, l’Unipol Domus tirava un doppio sospiro di sollievo: un po’ per il vantaggio nello scontro diretto col Verona, un po’ perché il gol lo segnava ancora una volta Roberto Piccoli. Al suo arrivo a Cagliari, parecchi hanno storto il naso. L’attaccante classe 2001 è atterrato sull’isola con tanta voglia di fare, ma anche con soli 13 gol negli ultimi 4 campionati. E allora ecco che con i piedi a mollo nell’ultima calda estate sarda, qualche tifoso rossoblu si era già lasciato andare ad un comprensibile scetticismo. Negli ultimi tempi il Cagliari si era abituato ad avere un punto interrogativo nella casella dell’attaccante e infatti nell’ultima stagione la salvezza, portata a casa con Claudio Ranieri ad indicare la via, era stata più complicata proprio per la "siccità" dei numeri offensivi: il miglior marcatore era stato Viola con appena 5 gol in Serie A e sommando i gol di Pavoletti, Lapadula e Luvumbo, sulla calcolatrice appariva “11”. E pensare che negli ultimi appuntamenti con il massimo campionato, il Cagliari aveva imparato l’importanza di un bomber che portasse nelle proprie casse una doppia cifra con quel Joao Pedro in grado di segnare 47 gol negli ultimi 3 anni prima della retrocessione.
Il percorso di Piccoli per dare stabilità all’attacco rossoblu e diventare finalmente “grande” prosegue a ritmo spedito. Si era presentato perfettamente, facendo doppietta nell’esordio ufficiale in Coppa Italia contro la Carrarese. Per Roberto nei primi mesi in Sardegna, c’è stata anche qualche difficoltà a trovare continuità nei gol ma certamente non è mai mancata la pericolosità: risulta infatti essere il sesto attaccante del campionato in termini di xG (Expected Gol). Giusto per intenderci, tra le punte, hanno fatto meglio di lui solo Kean, Castellanos, Retegui, Vlahovic e Thuram. Ex golden boy atalantino, si è guadagnato la fiducia prendendosi il suo spazio prima a suon di sportellate e poi con i gol; anche pesanti come quelli negli ultimi 2 weekend contro sue due ex squadre e attuali concorrenti per la salvezza come Genoa e Verona. E dunque, adesso, sono già 6 centri nella sua stagione. Già pareggiato il miglior score di una carriera che lo ha visto esordire a 18 anni con Gasperini e che adesso lo sta vedendo finalmente diventare grande.
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