Dagli allenamenti con Handanovic alla Svezia: la storia di Brugnoni
Oggi vogliamo raccontarvi raccontarvi la storia di un altro giovane italiano che ha deciso di cambiare vita e trasferirsi dall'altra parte dell'Europa per inseguire il suo sogno attraverso un'esperienza completamente nuova: Riccardo Brugnoni. Portiere classe 1999 originario di Perugia, è un esempio di coraggio e dedizione al calcio, caratterizzato da un percorso inusuale e dal desiderio di affermarsi anche lontano dall’Italia. Attualmente difende i pali dello Skellefteå, squadra della Division 2 svedese, continuando una carriera iniziata in Umbria e sviluppatasi tra diverse esperienze in Italia e il coraggio di un trasferimento all'estero.
Riccardo è cresciuto calcisticamente tra Perugia e Siena, quando giocava con i ragazzi più grandi e già aveva deciso di fare il portiere. Gli anni a Siena sono stati pieni di rinunce e sacrifici ma lo hanno formato: viveva ancora a Perugia e faceva avanti e indietro quasi ogni giorno. Questa dedizione a raggiungere gli obiettivi l'ha portato poi a fare il salto di qualità necessario per attirare l'attenzione dell'Inter, dove è approdato giovanissimo nel 2012.
Il periodo nel vivaio nerazzurro è durato dal 2012 al 2017, e vivendo ad Appiano Gentile si è innamorato di quei colori. Lì ha avuto l’opportunità di allenarsi con la prima squadra e apprendere da campioni come Samir Handanovic, un'esperienza che ricorda con grande emozione e che ha segnato la sua crescita come professionista. Dopo aver vestito la maglia nerazzurra è passato in prestito a Perugia e Ternana, proseguendo poi in Serie D con la Vibonese, dove ha vinto un campionato, e successivamente con Gozzano e Triestina.
Il punto di svolta è arrivato durante la pandemia, quando un allenatore inglese (conosciuto in un torneo internazionale ai tempi delle giovanili), con esperienze al Mancester City e all'Athletic Bilbao, gli ha offerto un’opportunità in Svezia. Senza esitazione, Brugnoni ha accettato il trasferimento, iniziando una nuova avventura all’Ytterhogdal IK. Qui, ha trovato un calcio fisico e differente da quello italiano, che gli ha permesso di maturare ulteriormente. Dal 2021, è approdato allo Skellefteå, dove è diventato un punto fermo della squadra e sta contribuendo attivamente ai suoi obiettivi. La sua costanza nelle prestazioni, con oltre 100 presenze ha consolidato la sua posizione in Svezia e il suo sogno è chiaro: arrivare a giocare nella massima serie svedese.
Riccardo racconta l'esperienza all'estero come una delle più belle della sua vita, sicuramente la migliore a livello sportivo. La società gli ha dimostrato grande fiducia nel corso degli anni e lui è intenzionato a ricambiare, promettendo al club una promozione in breve tempo. Le sue prestazioni sono state riconosciute anche con la nomination tra i migliori giocatori del campionato, ed il premio come mvp della squadra.
Nostalgia dell'Italia? Sicuramente del cibo e dei familiari, ma Brugnoni ha detto che tornare in patria per lui sarebbe un’opzione solo per difendere i pali del Perugia, la squadra della sua città. Al momento, però, sente di voler costruire una carriera in Svezia, dove apprezza la tranquillità e l'alta qualità della vita. Il suo consiglio ai giovani calciatori è di non aver paura di fare esperienze all’estero: partire e adattarsi a un nuovo ambiente, imparando nuove lingue e culture, è una sfida che consiglia vivamente a chiunque voglia crescere e cercare opportunità al di fuori dell’Italia.
Con determinazione e umiltà, Riccardo rappresenta l'esempio di chi ha avuto il coraggio di prendere decisioni difficili per seguire la propria passione, guardando sempre avanti e senza rimpianti per il passato.