Vincenzo Damiano: l'uomo cardine dell'Atalanta di mister Gambirasio

Classe 2008, numero 10 puro, che abbina a qualità e giocate di alto livello anche efficacia e freddezza davanti la porta
15.08.2024 13:00 di  Andrea Mariani   vedi letture
©Instagram/vincenzodamiano_
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Il 22 giugno 2024 si è chiuso il campionato nazionale Under 16 con la vittoria per 3-2 dell'Atalanta sul Milan, partita più che avvincente che ha regalato spettacolo a tifosi e non. Il cammino dei bergamaschi è stato a dir poco difficile, dopo un girone concluso al secondo posto, scontrano ai playoff rispettivamente: Torino, Roma, Inter, per poi alzare la coppa dopo la partita contro i rossoneri.


Un organico composto da giocatori fenomenali come Gasparello, Michieletto, Rinaldi, capaci di risolvere partite da soli quando meno ce lo si aspetta. Ma l'uomo cardine della Dea è sicuramente Vincenzo Damiano, uno che da anni è nei radar dei settori giovanili italiani, cui nome se letto nel tabellino dei marcatori non stupisce più. Giocatore dal talento innato, capace di inventare giocate dal nulla, dotato di una tecnica sopra la media, i suoi numeri quest'anno sono da urlo: 19 gol in 29 presenze e capocannoniere del girone B.

Seppur le statistiche non lo facciano sembrare, non si tratta di un 9 puro, bensì di un 10, uno di quelli capaci di agire per tutta la zona offensiva del campo. Durante l'anno ha ricoperto il ruolo di seconda punta affiancando il suo compagno di reparto nel classico 3-5-2, abile nel girare intorno all'attaccante col fine di non dare un punto di riferimento alla difesa avversaria. Bravo sia nel servire l'ultimo passaggio che a insaccare la sfera in rete come si è visto soprattutto durante la stagione appena passata. Riesce a trovare il gol in qualsiasi modo, quest'anno ci ha deliziati con marcature in acrobazia, da fuori area, di tap-in e pure di punizione. Una partita su tutte è quella contro il Lecco in trasferta, dove il talento classe 2008 ha dato il meglio di sè siglando una tripletta con un gol più bello dell'altro.


Damiano è ciò che in Italia si vede sempre meno nel mondo del calcio, ossia un vero e proprio numero 10 dal talento innato che col pallone si diverte e fa divertire, probabilmente un giocatore che nella nostra Nazionale manca sempre di più.