Dalla tripletta in finale al primo gol in C: si sblocca Mattia Rutigliano!
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Un percorso a fortissime tinte bianconere. Si potrebbe riassumere in questo modo il cammino calcistico fin qui condotto da Carlo Mattia Rutigliano, talento classe 2005, da poco diciannovenne, reduce dalla sua prima gioia stagionale. Un guizzo servito a poco nell'economia del risultato, se non per dare speranza a una Pro Vercelli proveniente da un periodo di forma strepitoso: prima di cadere sul campo del Lecco, i piemontesi hanno incanalato cinque risultati utili consecutivi, di cui 3 vittorie. I lombardi sono stati bravi a capitalizzare le poche occasioni create su un campo pesantissimo e a regalare al tecnico Federico Valente la vittoria all'esordio sulla panchina bluceleste.
Resta comunque il timbro personale: Rutigliano è stato bravissimo ad assaltare l'area di rigore a seguito del cross di Iotti per poi farsi trovare pronto a recapitare in porta una sponda di testa strepitosa di Comi. Il suo sinistro sarà ben presto sulla bocca di tutti: quella sensibilità, noi de La Giovane Italia l'abbiamo vista da vicino. Finale di Primavera 3, in gioco c'è la promozione. Gara da dentro o fuori per Pro Vercelli e Juve Stabia, reduci da una possibilità mancata per festeggiare anticipatamente il salto in Primavera 2. Entrambe, essendo state battute da Modena e Avellino, possono riscattare i rispettivi passi falsi e giocarsi così una chance unica. Tutto lasciava presagire una gara tesa e combattuta; non se in campo hai Carlo Mattia Rutigliano: due gol in tutta la stagione, 3 in finale, 3-0 il punteggio, Leoni in festa, tutti a casa.
Il centrocampista nato a Torino e con lo splendido vizio del gol (la stagione precedente alla promozione ne ha siglati 10) ha sciorinato l'intero repertorio che lo ha reso una mezzala completa e pronta per il grande salto: forza fisica e muscolare, grande resistenza, percussioni annichilenti, precisione e sangue freddissimo. Ovviamente il classe 2005 non poteva passare inosservato: la sua attuale stagione, contiamo che sia il definitivo trampolino di lancio per un fulgidissimo futuro. Tanti minuti collezionati in Serie C (addirittura nella prima parte di stagione era una delle pedine più impiegate sullo scacchiere vercellese), esperienza cumulativa sempre crescente su campi difficili, pesanti e contro avversari arcigni. Sembra passata una vita da quando indossava la maglia della Juventus, ma nonostante ciò l'essenza è rimasta invariata: con il bianconero addosso, Rutigliano non smette di brillare.