Salernitana, Leotta esce in barella: il bellissimo gesto dei compagni

Momenti di apprensione per il giovane attaccante classe 2008, uscito in lacrime per un infortunio al ginocchio.
10.02.2025 18:00 di  Gianmarco Pone   vedi letture
Salernitana, Leotta esce in barella: il bellissimo gesto dei compagni

Il secondo tempo di Salernitana-Lazio, partita valevole per il 18° turno del campionato Under 17, è appena cominciato. L'orologio non ha ancora completato il primo giro di lancette quando Belfiore di testa prolunga un pallone che Marciano lascia scorrere; si avventa Leotta, il quale si gira su se stesso per portarsi la sfera sul piede destro.

Ma qualcosa non va: la torsione e il carico del corpo sul ginocchio destro portano il corpo a girarsi, mentre il ginocchio resta piantato lì. Il centravanti s'accascia a terra: le urla riecheggiano persino sul lungomare che si scorge alle spalle del centro sportivo "Vincenzo Volpe". Due secondi dopo, lo stesso Leotta esclama: "è il ginocchio". Gli operatori sanitari corrono in campo per verificare le condizioni dell'attaccante classe 2008. Compagni di squadra e avversari si guardano attoniti. Sono attimi in cui si teme il peggio. Subire la lesione del legamento crociato a quest'età significherebbe perdere sei mesi di crescita, significherebbe non sapere quando tornerai e se tornerai come prima. Significherebbe paura che non ti aspettino, significherebbe tante cose brutte.

Leotta esce dal campo in barella: mani al volto a coprire le lacrime, che però si sentono e ti pervadono, creando un senso di malinconia circostante.
Un bacio dei suoi compagni Guacci e Belfiore accompagnano l'uscita dal campo, tra gli applausi scroscianti dei presenti in tribuna.

Paura, angoscia, timore. Poco più di un mese fa, in un match di Primavera 2 contro lo Spezia, era svenuto in campo a seguito di un contrasto di gioco. Allora, nulla di grave: solo tanta paura. Paura che speriamo possa essere un sentimento passeggero anche qui. Si attendono gli esami strumentali per una diagnosi più completa.

Nel frattempo, noi de La Giovane Italia mandiamo un grosso in bocca al lupo a Mario. Torna presto.