Un mese dopo il suo addio all'Italia, come procede l'avventura di Pafundi?
È passato più di un mese dall'annuncio ufficiale di Simone Pafundi al Losanna e la domanda sorge abbastanza spontanea: come sta procedendo l'avventura del talento italiano nel campionato svizzero?
La sua prima presenza è datata 31 gennaio, circa una settimana dopo il suo arrivo nel nuovo Paese: entra in campo al minuto 66 della sfida contro lo Zurigo, una delle squadre più in forma della Super League, come evidenziato dall'attuale terzo posto in classifica. Il minutaggio di Pafundi cresce, settimana dopo settimana, arrivando a diventare un titolare a tutti gli effetti della formazione di Ludovic Magnin, ex calciatore con più di 100 presenze in Bundesliga e campione di Germania con Stoccarda e Werder Brema. Dalla gara contro lo Stade-Lausanne-Ouchy, colleziona quattro partite consecutive dal 1' e contribuisce al buon rendimento della squadra con due vittorie e due pareggi, avvicinandosi così ad altri club in lotta per non retrocedere come Grasshoppers, Yverdon e Basilea.
Va detto che il tecnico svizzero sta ancora cercando la sua miglior collocazione tattica. In queste prime partite, infatti, Magnin l'ha schierato come seconda punta alle spalle di Sene, trequartista, esterno offensivo e addirittura da mezzala, proprio come successo nell'ultima gara di Super League, dove ha condiviso il centrocampo con Roche e Bernede.
Dal punto di vista delle statistiche, seppur il "campione" si basi su un numero ristretto di partite, Pafundi ha già fatto intravedere miglioramenti evidenti nel suo gioco. I 4.4 dribbling tentati (2.5 riusciti) insieme ai 44.2 tocchi a partita dimostrano, innanzitutto, come partecipi in maniera attiva allo sviluppo delle azioni; basti pensare che durante il Mondiale Under 20 (unica competizione in cui possiamo analizzare il suo rendimento recente, considerate le pochissime presenze in A) ha registrato praticamente la metà di dribbling tentati e tocchi a partita, rispettivamente 2.2 e 28.4. Ma il dato che più sorprende è relativo alla fase difensiva, che sta facendo notare soprattutto in questa esperienza al Losanna: 2.3 palle recuperate, così come i 4.3 contrasti vinti a partita. Ulteriore dimostrazione di come, oltre ai segnali positivi in chiave offensiva, stia veramente crescendo anche nelle situazioni di non possesso, diventando sempre più un calciatore completo.
La Giovane Italia continuerà a seguirlo con grande attenzione, convinti che questa nuova avventura in Svizzera possa definirsi un tassello importante per la sua carriera.