La Germania ha trovato il bacino di talento da cui attingere: l'Italia
Il 30 giugno nel mondo del calcio è una data molto particolare, segna la fine della stagione sportiva e allo stesso tempo il termine di numerosi contratti/vincoli con staff e giocatori, corrisponde quindi a un nuovo inizio e nuove avventure per molti. Sono bastati pochi giorni di luglio al calcio italiano per perdere tre talenti purissimi, tutti e tre direzione Germania: Andrea Natali, Guido Della Rovere e Samuel Inacio, a cui si è aggiunto (a fine mese) anche un altro giovane protagonista in questa stagione, Jacopo Sardo. Questo trend non è nuovo, anzi, negli ultimi anni sempre più giocatori cresciuti in Italia, o di nazionalità italiana, stanno programmando il proprio futuro in Germania, in cerca di nuove opportunità.
I ragazzi che negli ultimi anni hanno scelto di intraprendere questa strada sono ormai molti, oltre ai tre sopra citati è giusto aggiungere anche Luca Reggiani, Manuel Pisano e Filippo Mane. Il primo, classe 2008 (clicca qui per l'articolo fatto su di lui ad aprile), è passato al Borussia Dortmund a inizio 2024. Al compimento dei 16 anni (la nuova normativa entrata in vigore quest’anno prevede il decadimento del vincolo che lega un giocatore giovane alla società di appartenenza, a meno che al compimento dei 16 anni non firmi un contratto da professionista, un apprendistato o un vincolo annuale). Per il difensore centrale ex Sassuolo 11 presenze ed 1 gol nell'Under 17 del BVB, oltre alla vittoria del campionato in finale contro il Bayern Leverkusen.
Andando indietro di qualche anno, a luglio 2022 abbiamo assistito ad un altro volo internazionale, questa volta da Torino a Monaco di Baviera. Manuel Pisano, attaccante classe 2006, che dopo le esperienze nel settore giovanile della Juventus è passato a titolo definitivo al Bayern Monaco. In questi due anni in Germania tra l'Under 17 e l'Under 19 ha totalizzato 5 reti in 37 presenze, giocando anche 3 partite in Youth League nell'ultima stagione. Qualche difficoltà nella sua nuova avventura ma anche tante soddisfazioni, come la super prestazione contro il Sandhausen di cui avevamo parlato qui.
Sei mesi prima di Pisano, sempre il Borussia Dortmund ha prelevato dall'Italia un altro difensore protagonista sia con il club che con la Nazionale: Filippo Mane, difensore classe 2005, all'epoca di proprietà della Sampdoria (qui il nostro approfondimento di 2 anni fa). Dopo aver stupito da sotto età nella Primavera blucerchiata il BVB non ha esitato, decidendo di puntare sul giovane difensore italiano. Ormai sono già passate due stagioni e mezzo in "terra straniera" per Filippo ed il resoconto non può che essere positivo con 45 presenze in Primavera di cui 11 in Youth League, senza contare quelle in Under 17.
Alla fine di questo nostro tuffo nel passato, ritorniamo al presente, a luglio 2024, quando in blocco quattro tra i migliori giovani italiani hanno deciso di trasferirsi rispettivamente nelle tre migliori squadre della Germania (per un'esperienza tra settore giovanile e prima squadra) e in terza serie tedesca (con una linea diretta con la Bundesliga). Anche qui, andiamo per ordine, esattamente il 1 luglio è arrivata l'ufficialità del passaggio di Andrea Natali dal Barcellona al Bayer Leverkusen (qui l'articolo). I campioni in carica, freschi vincitori del loro primo Meisterschale, hanno deciso di cogliere l'occasione del mancato rinnovo con la Masia per assicurarsi le prestazioni di uno dei campioni d'Europa Under 17. "E' uno dei prospetti più interessanti che stavamo seguendo e ha tutte le caratteristiche per vestire in futuro anche la nostra maglia in prima squadra", queste le parole di Simon Rolfes, direttore sportivo del club, sul difensore italiano.
Soltanto due giorni dopo, il 2 luglio è arrivata la seconda ufficialità, dalla Cremonese al Bayern Monaco, questa volta è stato il turno di Guido Della Rovere. Il trequartista classe 2007 ha incantato tutti negli ultimi anni, rendendosi uno dei protagonisti assoluti del suo club, con numeri importanti: 12 gol e 16 assist in 47 presenze negli ultimi due anni (tra Under 17 e Primavera) oltre all'esordio in Serie B a fine stagione (qui un recap della sua stagione). "Lui vuole giocare, qui non c’erano garanzie sul minutaggio, siamo andati in Germania perché hanno un progetto diverso, non per i soldi", questo è stato il commento del papà di Guido dopo il trasferimento del figlio.
La terza tappa del nostro tour virtuale è ancora una volta a Dortmund. Il Borussia infatti ha deciso di puntare nuovamente forte sul nostro paese, questa volta pescando in casa Atalanta. La notizia era nell'aria da inizio mese, soltato pochi giorni fa è diventato ufficiale il trasferimento di Samuel Inacio, classe 2008 della Dea al BVB. Anche in questo caso parliamo di uno dei migliori prospetti del panorama italiano, campione d'Italia con l'Under 16 dopo una stagione giocata a metà in Under 17, da sotto età (12 gol in 22 presenze stagionali).
A questa lunga lista, dall'enorme potenziale, abbiamo dovuto aggiungere anche Jacopo Sardo, mezzala classe 2005 della Lazio che pochi giorni fa è volato in terza serie tedesca, più precisamente al Saarbruchen, grazie alla quale più avanti potrebbe incontrare anche Natali, essendo la società una squadra "satellite" del Bayer Leverkusen. Già vi avevamo parlato del centrocampista biancoceleste negli scorsi giorni qui l'articolo, un ragazzo che ha preso una scelta importante pochi anni fa, rinunciando ad una carriera già ben avviata (convocato nelle nazionali giovanili di basket), per dedicarsi completamente al calcio, scelta che fin qui sta ben premiando. 34 presenze e 8 reti, questo il suo bottino dell'ultima stagione, grazie al quale diverse società hanno messo gli occhi su di lui. Dopo il mancato rinnovo con la Lazio inizia ora la sua prima avventura con i grandi, partendo dalla terza serie per puntare alla Bundesliga.
Piccola postilla per citare un caso particolare, molto simile ai precenti, quello di Alessandro Ciardi. Il trequartista classe 2007 trasferitosi a gennaio 2023 dall'Inter al Red Bull Salisburgo, società "satellite" del Red Bull Lipsia, quindi indirettamente collegato, anche in questo caso, ad un progetto di origini tedesche.
Arriviamo ora al punto, perché tutti questi ragazzi hanno deciso di proseguire le loro carriere in Germania, lasciando i club che li hanno cresciuti, amici e parenti per trasferirsi in un paese con una cultura calcistica completamente differente? La risposta si può racchiudere in una semplice parola: opportunità. Le big tedesche sono venute a bussare dai nostri ragazzi con delle proposte ben precise, garantendo un percorso di sviluppo chiaro e lineare. L'opportunità è rappresentata da un sistema calcistico moderno, con un reale impiego e una reale pianificazione futura di tutta la carriera del calciatore, senza cambiare carte in tavola al termine di ogni stagione.
I nostri ragazzi hanno accettato queste proposte per avere un futuro migliore, potendo crescere in strutture d'allenamento all'avanguardia e con professionisti del settore in tutti gli ambiti a tutte le categorie. Con queste parole non vogliamo focalizzarci su un articolo denigratorio nei confronti dell'Italia, ma sottolineare un fatto oggettivo: tutti i problemi legati ai nostri settori giovanili, dalle strutture agli staff sotto pagati, fino all'assenza di certezze sono la risposta a questa fuga di talento.
L'Italia deve poter preservare il talento, senza ingabbiarlo in un sistema che non funziona, ma migliorando nel complesso, per far si che tutti quanti lo vedano come un punto d'arrivo. Dobbiamo tornare ad essere un obiettivo di carriera, il sogno nel cassetto dei ragazzi, invece siamo una "terra di mezzo". La storia e la cultura calcistica del paese sono dalla nostra parte, non resta che augurarci che chi di dovere faccia le giuste scelte e riforme per indirizzare il nostro calcio nella giusta direzione.