In casa Milan c'è un altro 2008 di cui parlare: Christian Comotto

Il centrocampista rossonero, impiegato da sotto età nell'Under 17, ha disputato un'incredibile stagione, trascinando la squadra con ben 15 gol.
08.07.2024 12:00 di  Stefano Rossoni   vedi letture
©️Instagram/chri.com8
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Gli incredibili numeri di Camarda con le maglie di Milan e Italia Under 17 hanno "oscurato" l'attenzione di molti riguardo un altro 2008 rossonero che ha compiuto una stagione straordinaria e che, in prospettiva, fa veramente ben sperare.

Stiamo parlando di Christian Comotto, centrocampista impiegato tutto l'anno con l'Under 17 e che ha inoltre esordito in Youth League nella gara (purtroppo persa) contro il Newcastle. Anche qui, come nel caso di Camarda, siamo davanti a dati impressionanti: nonostante il campionato disputato da sotto età, Comotto ha collezionato 23 presenze mettendo a segno ben 15 gol, tra cui spicca (chiaramente) la doppietta realizzata nel derby contro l'Inter.

Sembra il racconto di un attaccante, eppure stiamo parlando di una mezzala che, grazie alla sua incredibile intelligenza tattica, può ricoprire in maniera efficace anche i ruoli di regista o trequartista. In campo dimostra (e trasmette a tutto il gruppo) grande tranquillità e serenità nella gestione del pallone, per merito del suo ottimo controllo orientato riesce inoltre ad eludere il pressing avversario e risolvere situazioni molto complicate. Abbiamo accennato al vizio del gol: è abile, infatti, ad andare a segno con inserimenti, tiri dalla distanza (con entrambi i piedi) e incaricandosi anche della battuta dei calci piazzati. Freddissimo, a questo proposito, dagli undici metri: difficilmente commette errori quando si presenta dal dischetto.

Un profilo del quale vi parliamo ormai da tempo, con i nostri primissimi articoli (su di lui) datati 2022. Grande protagonista nei Ranking di rendimento, nelle Top 11 di metà e fine stagione, nei titoli di MVPlayer LGI e infine sull'Almanacco, dove abbiamo approfondito la sua storia calcistica... e non solo. Curioso il racconto legato alla famiglia: papà Gianluca è un ex giocatore che ha vestito maglie importanti come quelle di Fiorentina e Torino, mamma Marianna invece è una manager sportiva, con esperienze dirigenziali nell'Inter e nel Milan. 

Insomma, quando si dice "avere il calcio nel DNA"!