Alessandro Dellavalle: il difensore goleador. Si ispira a Glik e ha appena esordito in B
Alessandro Dellavalle ha fatto il suo esordio in Serie B con il Modena sabato scorso, subentrando nella ripresa nella vittoria per 3-0 contro la Juve Stabia. Per il difensore classe 2004, di proprietà del Torino, questo rappresenta un passo importante verso la consacrazione tra i professionisti, dopo un percorso ricco di soddisfazioni ma allo stesso tempo momenti difficili.
Nato a Torino nel maggio del 2004, Alessandro ha mosso i primi passi nel calcio con la Juventus prima di passare al Chisola (società affiliata ai bianconeri), dove è stato notato dal Torino. A soli 14 anni, il club granata decide di puntare su di lui e ingaggiarlo per il proprio settore giovanile, segnando l’inizio del suo vero percorso di crescita. Dall'esordio in Under 18 a sedici anni, fino alle 104 presenze con la Primavera del Torino: Alessandro si è distinto per la sua capacità di leadership, diventando una figura centrale nelle giovanili della società Granata.
Nel 2022, nonostante un’ottima preparazione estiva, Juric decise di escluderlo dal ritiro della prima squadra, un momento difficile che Dellavalle stesso ha definito come una "svolta". Secondo il padre, Alessandro non era ancora maturo a sufficienza per il salto in Serie A, mancando di quella “ferocia” necessaria per imporsi. Lontano dall’abbattimento, ha trasformato questa critica in uno stimolo, lavorando sodo per migliorare sia dentro che fuori dal campo.
L’opportunità per riscattarsi è arrivata anche con la Nazionale Italiana Under 19, durante gli Europei del 2023. Inizialmente relegato in panchina da Alberto Bollini, Alessandro ha saputo farsi trovare pronto al momento giusto. È stato infatti schierato titolare nella semifinale contro la Spagna, dove ha giocato una partita eccezionale, contribuendo alla vittoria per 3-2. Grazie al suo rendimento in semifinale si è guadagnato la conferma in finale, dove l’Italia ha trionfato contro il Portogallo, laureandosi campione d’Europa.
Dellavalle si è distinto nelle ultime stagioni per la sua aggressività, capacità di anticipare l’avversario e freddezza nelle situazioni di pressione, dimostrando una maturità da vero leader. I traguardi raggiunti l'hanno portato a crescere e gli ha permesso di guadagnarsi un'ulteriore fiducia sia nel Torino che nelle selezioni giovanili italiane.
Spesso paragonato a Kamil Glik, ex capitano del Torino, per la sua fisicità, l’abilità nelle palle inattive e perché entrambi condividono anche il numero di maglia: il 25. Come il polacco, Alessandro è un difensore centrale che sa farsi valere anche in fase offensiva, come dimostrato ampiamente nell'ultima stagione con la Primavera del Toro: 9 gol e 4 assist in 30 presenze, numeri da attaccante.
L'opportunità con la prima squadra granata è arrivata, il 12 maggio 2024. A causa di diversi infortuni al reparto difensivo del Torino, Juric lo porta con se già da due gare. Contro il Verona è arrivato il tanto atteso esordio in Serie A: subentra a Masina con la squadra sotto 1-0. Giusto il tempo di abbracciare Savva che segna il gol dell'1-1 e di avviare l'azione del gol di Pellegri, per poi andare sotto il settore ospiti a festeggiare.
Con il suo passaggio in prestito al Modena, Alessandro avrà l’opportunità di mostrare il suo valore in un campionato competitivo come la Serie B. Già al suo debutto, ha dimostrato di poter dare un contributo importante alla squadra, entrando in un momento delicato della partita e mantenendo l’ordine difensivo, il risultato era acquisito e proprio per questo mantenere alta la concentrazione era l'ostacolo più grande.
Alessandro ha saputo trasformare le difficoltà in opportunità di crescita. Dal momento di difficoltà con Juric fino al trionfo con la Nazionale Under 19, il suo percorso testimonia la determinazione di un giocatore pronto a ritagliarsi uno spazio importante nel calcio professionistico. Con il Modena, questa stagione rappresenterà un banco di prova decisivo per il suo futuro, ma le premesse sono più che incoraggianti.