Luca Bracco, l'attaccante della Juve è ormai esploso definitivamente

Doveva essere una partita senza troppe pressioni, una "passerella" verso i quarti di finale Scudetto già conquistati con anticipo. E invece la Juve ha deciso di non staccare la spina, travolgendo il Genoa di Criscito con un netto 5-0. Protagonista assoluto? Luca Bracco, autore di una tripletta che profuma di consacrazione.
Per chi segue il vivaio bianconero, il nome di Bracco non è nuovo. Cresciuto calcisticamente nella cantera juventina fin dall’età di 7 anni, Luca è uno di quei talenti che la Juve ha scelto di coltivare con pazienza. E ora, i frutti stanno maturando. Dopo due stagioni in chiaroscuro sul piano realizzativo, in cui il feeling con la rete sembrava intermittente, ecco l’anno della svolta: 14 gol stagionali, con firme pesanti. Oltre al tris al Genoa, spiccano le doppiette rifilate a Cesena e Carrarese. Insomma: un bottino che parla chiaro.
Ma la storia di Bracco è fatta anche di radici, di viaggi e di sogni. Nato in Brasile, terra da sempre fertile di attaccanti e fantasisti, Luca è cresciuto a Sant’Anna Avagnina, piccolo centro nel cuore del cuneese. Un contrasto affascinante tra Sud America e provincia piemontese, tra la magia del fútbol e la disciplina sabauda. Forse è proprio da questo mix che nasce il suo stile di gioco: rapidità nei movimenti, istinto sotto porta, ma anche una certa eleganza nella gestione del pallone.
La tripletta contro il Genoa non è soltanto un exploit individuale: è il segnale che Bracco sta trovando continuità e fiducia. In una squadra già rodata e piena di talento, il suo apporto può rivelarsi decisivo anche nella fase più calda della stagione. Dove la Vecchia Signora darà il massimo per conquistare il tricolore.