Quando essere capitano conta di più: Carbone, che personalità!

Nell’importantissima vittoria del Milan sul campo del Brescia, la scena sul tabellino dei marcatori l’hanno conquistata Borsa e Jadid, ma sul terreno di gioco gli occhi sono stati spesso catturati da una trottola infermabile in mezzo al campo: capitan Carbone.
Il playmaker del Milan ha condotto una partita impressionante per personalità di gioco e "umana", andando a raccogliere tutte quelle responsabilità che un capitano vero si addossa sulle spalle. In primis è il motore del centrocampo: calamita molti palloni, pulito in impostazione giocando a due tocchi, prezioso in fase di interdizione e a livello fisico, nonostante sia uno dei più bassi. Poi è la chioccia dei compagni: incita Ambrosoli a prendersi spazio sulla fascia, ed il terzino esegue consentendo al Milan di creare palle gol; è il primo ad andare ad abbracciare Ghislini, autore della preziosa "torre" che ha portato al raddoppio di Jadid; calma i compagni quando gli animi si scaldano.
Ai rossoneri manca un punticino per consolidare la seconda posizione e prepararsi al meglio agli ottavi di finale, agli ordini di capitan Carbone, pronto a dare tutto per i suoi compagni!