Ancora lui, sempre lui: Francesco Pio Esposito non si ferma più!
Lo Spezia continua a stupire e non si ferma più. Il fattore Picco fa ancora una volta la differenza per la squadra di Luca D'Angelo che c'entra la sua quarta vittoria in campionato battendo un avversario non particolarmente amato dal pubblico delle Aquile. Con l'1-0 sulla Reggiana, i bianconeri si portano al secondo posto a meno tre dal Pisa di Filippo Inzaghi dando un messaggio fortissimo al campionato: la Serie A è molto più di un semplice obiettivo; è una prospettiva che i liguri vogliono tornare ad assaporare dopo la cocente delusione di due anni fa a vantaggio dell'Hellas Verona.
Vi abbiamo raccontato dell'incredibile weekend dei fratelli Esposito, a segno tutti e tre a due giorni di distanza dando così vita a un, forse, irripetibile connubio di emozioni, coincidenze astrali, storie di riscatti e piccole rivincite dal sapore shakespeariano. Sebastiano, che a quanto pare non ha perso né pelo, né vizio contro la Lazio di Baroni, si è immediatamente impegnato nel promulgare ai suoi colleghi: 'sono comunque più forte di voi'. Qualcuno, tuttavia, potrebbe non essere d'accordo con lui...
Francesco Pio è sempre più decisivo. Il classe 2005 ci ha messo ancora lo zampino elevandosi a match winner e uomo più determinante in questo inizio di stagione abbacinante dei liguri. Alla sua seconda annata consecutiva in bianconero, sta ritrovando finalmente continuità e numeri più consoni alle sue fantastiche qualità: in otto giornate ha iniziato dal primo minuto per ben sei volte e con le quattro reti sin qui a segno, la media è di poco superiore al gol ogni 100 minuti.
'Non mi sono fatto influenzare dall'ammonizione, perché ho già l'esperienza per gestirla nel modo giusto'. Una parola, una sentenza. L'esperienza citata e vestita addosso a un ragazzo di diciannove anni è un qualcosa che trascende tutti i pregiudizi del caso sull'età e su una carriera ancora in divenire. Per un talento che tutti i giorni si raffinava con i fratelli, divenuti calciatori ancor prima della sua sfavillante fioritura, al campetto di Castellammare di Stabia o nel parcheggio sotto casa, il rapporto con il pallone ha quel sentore famigliare che in pochi riescono a cogliere. Un legame indissolubile che lo ha accompagnato nella sua crescita in nerazzurro e nel decollo con la vittoria dell'Europeo Under 19 vissuto da protagonista assoluto.
'Noi non dobbiamo pensare troppo lontano, ma continuare a essere consapevoli del nostro valore; la continuità fa la differenza, ma la nostra arma fondamentale è l'umiltà che ha questo gruppo, quella che ci permette di affrontare una partita alla volta con la massima concentrazione e voglia di vincere'. Sicuramente siamo ancora ai nastri di partenza e ora che i riflettori sono puntati su di lui sarà tutto più difficile; ma quello che non è assolutamente in discussione, come si evince dalle dichiarazioni rilasciate, è la sua intelligenza e voglia di pensare da grande. Qualità che, nella maggior parte dei casi, ti consentono di diventarlo.