Italiano: "Comuzzo farà parlare di sé, ci punterò presto". È davvero così?
"Comuzzo ha grandi qualità e margini di crescita. Farà parlare di sé perché ha qualcosa di diverso rispetto ai suoi coetanei. Sa che potrà avere spazio in qualsiasi momento, ma domani è una partita importante e andrà in campo la squadra migliore per poter raggiungere il risultato."
Queste le parole con cui Vincenzo Italiano, nella conferenza stampa che anticipava la sfida europea al Maccabi Haifa, è tornato a parlare di Pietro Comuzzo, centrale difensivo classe 2005 ormai in pianta stabile con la prima squadra. L'allenatore della Viola ha risposto ad una domanda specifica su Comuzzo, posta da un giornalista a seguito del mancato utilizzo del giovane difensore nella sfida di pochi giorni prima contro il Torino.
Necessario quindi tornare indietro di cinque giorni, alla sfida di Serie A Torino-Fiorentina, più precisamente al minuto 54'. La partita è bloccata sul punteggio di 0-0 ed uno dei due centrali della Fiorentina, Luca Ranieri, è in evidente difficoltà contro i due attaccanti granata, essendo stato ammonito dopo solo 7 minuti di gioco e non potendo più spendere falli con il rischio di lasciare i suoi in inferiorità numerica. Italiano guarda in panchina e l'unico difensore centrale di ruolo è proprio Pietro Comuzzo, fin qui impiegato soltanto 20 minuti in Serie A. La scelta ricade invece su Rolando Mandragora, esperto centrocampista difensivo, che per l'occasione prende il posto di Ranieri al fianco di Milenkovic al centro della difesa Viola.
Diversi hanno interpretato la sostituzione operata da Italiano come una mancanza di fiducia verso l'ex Primavera e hanno trovato questa scelta in contraddizione con le decisioni societarie dopo il mercato invernale. Ad inizio stagione infatti Comuzzo, aggregato alla prima squadra, era soltanto la quinta scelta nel ruolo di difensore centrale, dietro a: Martinez Quarta, Milenkovic, Ranieri e Mina. A gennaio 2024 però qualcosa cambia, Mina passa in prestito al Cagliari lasciando un "posto vacante" nelle gerarchie di inizio stagione. La posizione della dirigenza e dell'allenatore sembra chiara, nessun intervento sul mercato e fiducia al classe 2005 che diventa così il quarto centrale a disposizione della Viola.
La realtà dei fatti fin qui è stata diversa. Comuzzo da inizio stagione ha raccolto 102 minuti totali in prima squadra: 20 in Serie A (divisi in 3 presenze) e 82 in Conference League (subentrato contro il Cukaricki dopo l'infortunio di Kayode al minuto 8). Non bisogna farsi ingannare dalla giovane età, perchè Pietro il 20 febbraio ha compiuto 19 anni e già diversi suoi coetanei si stanno riuscendo ad imporre in campionato: Yildiz (18 presenze con la Juventus), V.Carboni (21 presenze con il Monza), Ibrahimovic (13 presenze con il Frosinone) e Huijsen (11 presenze in A, 10 con la Roma da gennaio in poi).
Vincenzo Italiano fin qui si è dimostrato un allenatore che sa lavorare con i giovani e che in caso di necessità sa come farne una risorsa, l'esempio di Kayode è sotto gli occhi di tutti: il laterale destro classe 2004 sta ripagando la fiducia dell'allenatore, essendosi dimostrato pronto quando chiamato in causa e conquistandosi il posto da titolare, complice certamente anche il grave infortunio di Dodò. La storia potrebbe ripetersi quindi con Comuzzo, a parole sembra avere la fiducia dell'allenatore e della società, l'occasione potrebbe arrivare da un momento all'altro viste le tante partite e le indisponibilità della rosa. Adesso è tutto nelle mani di Italiano, riuscirà a dare seguito alle belle parole spese settimana scorsa in conferenza stampa? L'occasione per scoprirlo è certamente vicina, la gara di ritorno in Conference League contro il Maccabi potrebbe essere il vero trampolino di lancio di Comuzzo, non ci resta che attendere giovedì.