Michelangelo Perugini: la nuova promessa del calcio biancorosso?

Perugini, un nome che a Perugia suona dolci ricordi e regala speranze per il futuro. Il nuovo talento dei grifoni è un 2008 ed è un figlio d'arte
16.08.2024 10:00 di  Francesco Benincasa   vedi letture
Michelangelo Perugini
Michelangelo Perugini

Il nome Perugini risuona da tempo nelle cronache calcistiche del Perugia, associato a una famiglia che ha già dato tanto alla storia del club. Prima Stefano, poi Federico, e ora la curiosità si sposta su Michelangelo, giovane talento classe 2008, figlio di Federico. Il percorso del ragazzo nelle giovanili biancorosse sta attirando l’attenzione degli appassionati e degli addetti ai lavori, e c'è chi già si domanda se vedremo mai il terzo dei Perugini calcare il campo della prima squadra.

Michelangelo Perugini ha fatto parlare di sé trascinando l'Under 16 del Perugia durante la passata stagione, dimostrando qualità e personalità che vanno ben oltre la sua giovane età. La sua versatilità lo ha portato a essere protagonista non solo nella sua categoria, ma anche a distinguersi nell’U15, nell’U17 e persino a guadagnarsi ben 10 convocazioni con la Primavera 2. In questa squadra, ha disputato 70 minuti complessivi: dieci minuti all’esordio contro il Palermo il 24 febbraio 2024, e sessanta contro il Pescara. Le sue prestazioni non sono passate inosservate nemmeno agli occhi di Daniele Arrigoni, che a febbraio lo ha convocato per la Rappresentativa Under 16 di Lega Pro per affrontare i pari età dell’Hellas Verona.

Descrivere Michelangelo come un talento in erba sarebbe riduttivo. La sua capacità di orchestrare il gioco, quasi come un metronomo, ricorda quella dei grandi playmaker dell'NBA. Passaggi precisi, tempi di gioco perfetti, corsa instancabile e un notevole fiuto per il recupero palla sono solo alcune delle qualità che lo rendono un elemento chiave per la sua squadra. Nonostante il suo ruolo di non lo porti spesso al gol, con solo tre reti segnate nella stagione, Michelangelo ha contribuito in maniera determinante al successo della formazione di Anelli (U16), servendo una miriade di assist e giocate decisive per i suoi compagni.

Un'altra caratteristica che lo distingue è la sua capacità di "sentire" la palla, un'abilità rara che gli permette di giocare senza bisogno di guardarla continuamente, denotando una maturità calcistica che pochi alla sua età possiedono. Grazie a queste doti, l'Under 16 del Perugia ha ottenuto risultati significativi, e il merito va senza dubbio anche a Michelangelo.

Tuttavia, il futuro di Michelangelo Perugini è ancora tutto da scrivere. Sebbene ci siano già grandi aspettative su di lui, e sia già stato attenzionato da tanti grandi club, è importante mantenere la giusta cautela, consapevoli che la strada verso il successo nel calcio professionistico è lunga e piena di insidie. Ma una cosa è certa: le promesse ci sono tutte. Chissà che un giorno il terzo Perugini non riesca a lasciare il segno anche nella prima squadra del Perugia, continuando così la tradizione di famiglia e regalando nuove emozioni ai tifosi biancorossi.