Robben, Suso e... Menon: quando "fare la stessa cosa" porta grandi risultati
"Fa sempre la stessa finta, ma gli riesce sempre bene". Questa è una frase che abbiamo spesso sentito (e associato) ad uno dei talenti più interessanti nella storia recente del calcio, vale a dire Arjen Robben, che pur saltando con modalità simili i propri avversari riusciva ad andare a segno con una facilità disarmante. Così come Suso, soprattutto nel suo periodo a Milano, quando sbloccava e decideva le partite con il suo delizioso mancino.
Sempre tra le fila dei rossoneri, focalizzandoci in questo caso sulle formazioni Under, ci sarebbe un profilo (di tali caratteristiche) da poter menzionare. Stiamo parlando di Luca Menon, uno degli elementi chiave dell'ultimo Milan Under 15 allenato da Bertuzzo. Anche lui, come i due precedentemente citati, ama partire da destra per poter ricevere palla, superare l'uomo, accentrarsi e calciare col piede sinistro, riportando alla mente alcuni dei "gol indimenticabili" (citando una nostra famosa rubrica) realizzati dai due professionisti.
Ricordiamo, ad esempio, la splendida rete nel girone di andata contro l'Udinese: un tiro micidiale, che non ha lasciato scampo (in alcun modo) al portiere avversario. Senza dimenticare, inoltre, le ottime giocate di qualità che sa offrire durante il match, cercando talvolta anche il fondo per servire gli attaccanti in area di rigore. Grandi doti a livello di leadership e carisma: si carica la squadra sulle spalle nei momenti di difficoltà e prova a risolvere la gara con iniziative individuali. Segnaliamo la trasferta contro il Brescia: è lui il vero protagonista nei minuti finali, dove realizza il 2-1 definitivo.
Insomma, un vero e proprio gioiello, che il Milan custodirà e crescerà con grande attenzione nei prossimi anni.