È Christian Comotto l’MVPlayer LGI di Milan-Modena, ritorno degli ottavi di finale
È vero, il passaggio del turno non era in discussione. La netta vittoria per 5-0 conquistata settimana scorsa a Modena era qualcosa di più di una semplice ipoteca sui quarti di finale: si trattava a tutti gli effetti di una qualificazione anticipata. Le grandi squadre, però, dimostrano la propria forza anche nelle gare che – di fatto – non mettono nulla in palio. E il Milan Under 15 rientra sicuramente in questa categoria. Lo stesso discorso si può fare per i giocatori: dare il 100% in ogni partita, comprese quelle in cui ci si potrebbe aspettare prestazioni leggermente al di sotto degli standard (per intensità, voglia e qualità), è una caratteristica che in pochi hanno. E non c’è alcun dubbio che Christian Comotto, capitano dei rossoneri, la possieda. Centrocampista con la maglia numero 8 cucita sulle spalle, è uno degli imprescindibili della squadra di mister Bertuzzo. Per capirne l’importanza, basta analizzare il match di ritorno contro il Modena.
Nonostante il Milan abbia già prenotato un posto tra le migliori otto d’Italia, la formazione di partenza non lascia spazio a dubbi: giocano i titolarissimi. Comotto – schierato dal primo minuto per la 18ª volta su 20 gare stagionali – parte come mezzala sinistra e prende subito il controllo del centrocampo: vince praticamente tutti i duelli, recupera un’infinità di palloni, partecipa alla costruzione e si inserisce con costanza in zona offensiva. All’11’ Perta gli nega il gol con un grande intervento; al 18’ fa la torre per La Mantia che colpisce la traversa; al 20’ sfiora l’eurogol con uno splendido colpo di tacco al volo da calcio d’angolo. Il sigillo personale sembra solo questione di tempo e infatti arriva al 30’, quando Comotto è il più lesto di tutti ad avventarsi su un pallone vagante e a scaraventarlo in porta. La rete è la numero 15 in stagione e lui si conferma il miglior marcatore della rosa.
Nel secondo tempo, come prevedibile, Bertuzzo rivoluziona la squadra e ne cambia sette. Dei quattro giocatori che rimangono in campo, tre sono del reparto arretrato. A centrocampo e in attacco vengono sostituiti tutti tranne uno. E il suo nome, probabilmente, non c’è nemmeno bisogno di farlo. Comotto continua a guidare i suoi fino al triplice fischio, organizzando la manovra, dirigendo la pressione e lottando su ogni palla. Una prestazione – l’ennesima – da leader tecnico, tattico e carismatico; da centrocampista moderno, box to box, capace di abbinare qualità, visione di gioco, gamba e forza fisica. Il tutto, vale la pena ricordarlo, a 15 anni appena compiuti.
Settimana prossima per i rossoneri sarà il momento dei quarti di finale. L’obiettivo, neanche troppo nascosto, è uno solo: difendere il titolo conquistato l’anno scorso. Le carte in regola ci sono tutte: qualità, carattere e la giusta ambizione. E se è vero che ogni squadra ha bisogno di un leader, il Milan non poteva veramente chiedere di meglio.