Torneo "LGI in campo": a Macerata vince la Ternana ai calci di rigore
La stagione 2021/22 verrà ricordata da tutti come quella in cui lo sport è finalmente ripartito, mettendosi alle spalle due anni di pandemia. I ragazzi sono tornati ad animare i campi da gioco con il loro entusiasmo e la loro passione, liberi da restrizioni e timori. Allo stesso tempo e con la stessa inarrestabile voglia di rinascita, sono ricominciati gli eventi de La Giovane Italia, che dal 27 giugno all’1 luglio hanno avuto come teatro Macerata, nominata “Città europea dello sport 2022”. Giovedì 30 giugno, in particolare, è andata in scena una delle kermesse sportive cui siamo più legati: il Torneo “LGI in campo”, che ha visto protagoniste le Under 14 di Ternana, Frosinone e Nuova Folgore Ancona.
La celebre manifestazione – alla sua prima edizione post pandemia, ma con una tradizione ormai consolidata alle spalle – non è un semplice triangolare amichevole che si disputa al termine della stagione regolare. Ad un osservatore distratto potrebbe sembrare tutto normale: tre squadre si contendono il trofeo affrontandosi a vicenda sul terreno di gioco; ci si sfida undici contro undici, le dimensioni del campo e delle porte sono quelle consuete e l’obiettivo principale rimane quello di segnare un gol in più dell’avversario. Ma allora cosa c’è di strano? Per capirlo, basta spostare la propria attenzione al di là delle linee laterali: in panchina, infatti, non ci sono allenatori, ma solamente altri giocatori. Ai ragazzi vengono date la libertà e la responsabilità di autogestirsi, decidendo la formazione, gestendo i cambi, incitando i propri compagni e dando loro indicazioni tattiche. E i mister? Presenti, ma dirottati sugli spalti; da lì possono osservare il comportamento dei propri giocatori e dialogare con i genitori, spiegando loro le metodologie, gli schemi e le scelte alla base delle gare cui assistono tutte le domeniche. Il risultato è un concentrato di tutto ciò che vorremmo vedere ad una partita di calcio giovanile: i ragazzi da un lato mettono in campo un’applicazione degna di un match di campionato, dimostrando di aver assorbito tutti gli insegnamenti della stagione, dall’altro giocano con la leggerezza di un’amichevole; i genitori guardano sorridenti e orgogliosi, intenti solo a spronare i propri figli.
A rendere ancora più speciale il torneo di quest’anno, una novità assoluta nella storia di questa manifestazione: la partecipazione della Nuova Folgore Ancona, prima squadra dilettantistica a prendervi parte. Proprio i biancazzurri, freschi vincitori del “Trofeo Marche”, hanno disputato la gara di apertura contro il Frosinone, a cui si sono dovuti arrendere per 3-0. Nel secondo match è entrata in gioco la Ternana, che – non senza fatica – ha avuto la meglio per 4-2 sui marchigiani. Al termine di 40’ ricchi di gol ed emozioni. Il terzo ed ultimo incontro, che di fatto era una vera e propria finalissima, è terminato 0-0, rendendo necessari i calci di rigore. Dopo due errori per parte nei primi cinque tiri dal dischetto, i rossoverdi hanno vinto 5-4 ad oltranza. Decisive le parate dell’estremo difensore Daniel Culi.
Tre anni fa, tra le partecipanti all’ultima edizione del torneo de La Giovane Italia, c’era l’Inter Under 14. Molti di quei ragazzi hanno continuato il proprio percorso nelle giovanili nerazzurre e in questa stagione sono arrivati alla finale Scudetto con l’Under 17. A fare strada, però, non sono stati solamente i giocatori; il loro allenatore, infatti, era Christian Chivu, che si è da poco laureato campione d’Italia con la Primavera. Alla Ternana non possiamo quindi che augurare un percorso altrettanto fortunato. E in attesa di vedere cosa riserverà il futuro ai rossoverdi, ora che finalmente siamo tornati alla normalità possiamo dirlo: appuntamento all’anno prossimo!