Vittoria e 3° posto: il Sangiuliano City sogna in grande
Chiunque abbia mai giocato a calcio lo sa: ritrovare il successo dopo un periodo complicato fa bene. E non è solo questione dei tre punti in classifica: tornare a vincere tira su il morale e consente di lavorare durante la settimana con più spensieratezza. Ecco perché al triplice fischio della gara di domenica, i giocatori del Sangiuliano City – un solo bottino pieno nelle ultime cinque – esultano: non hanno solo battuto una squadra storica come il Legnano, ma si sono tolti un peso e hanno ricominciato la propria marcia. Una marcia che parte da lontano, nell’estate 2017, quando i gialloverdi si chiamavano ancora Borgolombardo.
Borgolombardo è un quartiere di San Giuliano Milanese. Famoso soprattutto per aver ospitato la Divisione Elettronica dell’Olivetti, dal 1968 si è dotato di una propria squadra di calcio, che (con ben poche fortune) ha sempre partecipato ai campionati dilettantistici regionali. Nell’estate del 2017, i gialloverdi del sud-est di Milano – retrocessi dalla 1ª Categoria – passano nelle mani della famiglia Luce. I nuovi proprietari, grandi appassionati di calcio e molto attaccati alla città dove vivono, vogliono valorizzare il territorio attraverso lo sport, ottenendo dei risultati anche a livello sociale e giovanile. Le idee sono chiare e la promessa è forte: “Porteremo la Serie D a San Giuliano”. Sembra utopia o la classica affermazione rilasciata per dare un titolo ai giornali locali, ma l’obiettivo è concreto e il progetto per raggiungerlo lo è altrettanto. Nel 2017/18 la prima squadra viene promossa in 1ª Categoria e la Juniores – unica formazione giovanile della società – vince il campionato provinciale; nel 2018/19 il Borgolombardo cambia il proprio nome in “Città di Sangiuliano”, viene iniziata la ristrutturazione del centro sportivo, la prima squadra domina il proprio girone e centra il passaggio in Promozione, mentre a livello giovanile viene creata la formazione Allievi; nel 2019/20, dato che non c’è due senza tre, la prima squadra rivince il campionato e approda in Eccellenza. L’anno scorso la stagione è stata interrotta quasi subito causa Covid, ma la scalata non si è fermata: la famiglia Luce, infatti, ha rilevato il NibionnOggiono, acquisendone il titolo sportivo di partecipazione alla Serie D. Il nome della società è diventato Sangiuliano City, Andrea Luce – figlio del patron Giovanni, che già negli anni Ottanta aveva collaborato col Borgolombardo, prima di prelevarlo nel 2017 – è passato da direttore generale a presidente e l’incarico di allenatore è stato affidato all’ex Fanfulla Andrea Ciceri, che in poco tempo è riuscito ad amalgamare una rosa in gran parte nuova mescolando sapientemente giocatori esperti e giovani di prospettiva. In porta si alternano due classe 2003: Luca Bonadeo – arrivato dal Lecco, con cui l’anno scorso aveva già esordito in Serie C – e Pietro Balducci – cresciuto nelle giovanili della Virtus Entella. In difesa, i terzini sono entrambi 2001: Leonardo Mazzei – alla sua 2ª stagione in gialloverde – e Simone Zanon – acquistato dal Sudtirol. In attacco, spiccano i due esterni offensivi Stefano Agello – che Andrea Luce definisce “una scommessa vinta”, dato che l’anno scorso era stato mandato in prestito al Settala, in Promozione, ma per la pandemia non aveva mai giocato; quest’anno è rimasto a San Giuliano e alla 1ª giornata ha realizzato una doppietta decisiva – e Martino Ripamonti – arrivato dal Sassuolo. A questi si aggiungono alcuni ragazzi della Juniores e degli Allievi che hanno partecipato al ritiro precampionato e che si allenano stabilmente con la prima squadra, come il 2005 Carlo Alletto. I frutti di questo mix sono sotto gli occhi di tutti: dopo una partenza lanciata (4 vittorie consecutive) e una piccola flessione messa alle spalle grazie al successo sul Legnano, il Sangiuliano è al 3° posto in solitaria a sole due lunghezze dalla capolista Arconatese.
La stagione è ancora lunga e la Serie D è un campionato durissimo, ma la squadra di mister Ciceri ha recepito il messaggio che la proprietà ha ripetuto anno dopo anno, dalla 2ª categoria ad un piazzamento che fa sognare addirittura la Lega Pro: appassionarsi e non porsi limiti.