Pavesi e la sua Cremonese: quando il talento è troppo per finire in panchina

Un campionato dominato in Primavera 2 con una soluzione tattica inimmaginabile, quantomeno a inizio stagione.
24.07.2024 13:10 di  Stefano Rossoni   vedi letture
©️Instagram/gabri.pesso
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Quante volte nel calcio abbiamo sentito dire "L'allenatore bravo è quello che riesce a far coesistere in campo più giocatori di talento". Non un'operazione sempre semplice, perchè per mantenere l'equilibrio nella propria formazione spesso si opta per qualche scelta più improntata sulla difesa. Eppure, c'è chi vi ha costruito un successo favorendo la prima opzione, grazie alla disponibilità e l'impegno degli stessi calciatori. Stiamo parlando della Cremonese Primavera allenata da Elia Pavesi che, come ben sappiamo, ha conquistato la promozione nel campionato Primavera 1 dominando il girone A nella scorsa stagione, chiudendo addirittura a +19 dal Parma secondo. 

Un'impresa resa possibile con il contributo di numerosi giocatori, da Prendi e Triacca in difesa, la coppia Lottici Tessadri-Lordkipanidze a centrocampo e infine uno strabiliante pacchetto offensivo, composto (citando i titolari) da Stuckler, Gabbiani, Pessolani, Della Rovere e Nahrudnny. Tanta qualità, vero, ma anche tanta sovrapposizione là davanti: i primi 3, seppur con caratteristiche differenti, sono attaccanti puri, Della Rovere è un trequartista mentre l'ex Milan nasce come esterno offensivo. E dunque, per la premessa fatta a inizio articolo del "I migliori, devono giocare insieme": come far coesistere tutti in un unico modulo? 

Tutto è nato da una considerazione. Quando la Cremonese ha iniziato il proprio ritiro estivo, allenatore e staff tecnico si sono chiaramente accorti dell'importante livello del pacchetto offensivo, iniziando a valutare una soluzione che potesse valorizzare tali profili. "Sarebbe un peccato alternarli durante il campionato...", si confidavano tra loro. Da lì, la decisione di tenere un discorso molto trasparente con questi calciatori. Le strade essenzialmente sono due: adattarsi e dare la propria disponibilità a imparare qualcosa di nuovo, cercando spazi diversi da quelli abitualmente occupati, oppure ritrovarsi ogni weekend con il dubbio su chi schierare, rimanendo "penalizzati" dal mettervi in competizione l'uno con l'altro. I ragazzi hanno compreso e accettato queste considerazioni, Pavesi ha sempre di più intuito le caratteristiche dei giocatori e ha proposto un modulo che potesse far coesistere ben 5 giocatori prettamente offensivi. 

Ed ecco, dunque, il 3-4-1-2 con cui la Cremonese Primavera ha devastato il campionato, con Nahrudnny e Pessolani come esterni di centrocampo, Della Rovere alle spalle della formidabile coppia Stuckler-Gabbiani, autori complessivamente di ben 50 reti. Menzione di merito per i primi due, che nel corso della stagione hanno compiuto passi avanti notevoli anche in fase difensiva, garantendo equilibrio a tutto l'undici.

Ora qualche nome che abbiamo citato non è più a Cremona (Della Rovere è un nuovo giocatore del Bayern Monaco, mentre Pessolani è in prestito all'Alcione), ma curiosità e attenzione sulla nuova avventura in Primavera 1 della squadra di Pavesi restano altissime.