L'estro di Marco Ladisa al servizio di un Venezia a caccia della salvezza
Nell'ultimo turno di Primavera 2, ultima partita del girone d'andata, al Centro Sportivo Taliercio si è giocata la sfida tra Venezia e Spal. Terminata 0-0, la contesa tra lagunari ed estensi non ha offerto grandissimo spettacolo: entrambe le squadre hanno badato più a coprirsi che ad attaccare e le occasioni, soprattutto nel primo tempo, hanno latitato. Solo uno, tra i ventidue in campo, ha cercato in tutti i modi di spezzare l'equilibrio in campo: si tratta di Marco Ladisa, giocatore già finito nell'almanacco de La Giovane Italia un anno fa.
La squadra di Jordi Fernandez Lie sta lottando nei bassifondi della classifica: i lagunari alternano buone prestazioni a sconfitte più opache e stanno soffrendo soprattutto sul campo di casa, quel Centro Sportivo Taliercio dove la vittoria manca dallo scorso 26 ottobre (2-0 ai danni della Reggiana). Con la classifica che sotto si sta accorciando (fatta eccezione per la Feralpi, in coda alla graduatoria e a -6 dal penultimo posto), i punti stanno diventando più pesanti e una vittoria può influire non poco non solo a livello di classifica, ma anche a livello di morale. Specie per una squadra come il Venezia, arrivata alla sfida contro la Spal priva di diversi elementi (Purg, Chiesurin, Schiavon, Turella, Perissinotto solo per citarne alcuni).
Dopo un primo tempo sonnolento, nella ripresa la sfida si sveglia ed è il Venezia, soprattutto, a cercare di sbloccare il punteggio, affidandosi al suo fantasista, Marco Ladisa. Funambolico, sgusciante, il talentuoso numero 10 lagunare semina avversari a tutto andare, guadagnando falli e generando vantaggi per tutta la ripresa. Per ben tre volte, il trequartista (capace anche di giocare tranquillamente come esterno d'attacco) cerca la via del gol, inquadrando lo specchio, ma ogni volta trova sulla sua strada i guantoni di un esplosivo Alexander Zenti (portatosi a casa, meritatamente, la palma del migliore in campo), che sigilla il risultato ad occhiali tra Venezia e Spal. La pecca, forse, emerge quando il fantasista fa vedere quanto è innamorato del pallone, al punto che alle volte lo tiene troppo tra i piedi, ma nell'ottica di una partita bloccata tatticamente cercare la soluzione personale non è necessariamente un errore.
La strada per la salvezza del Venezia è ancora lunga e ora passa per il derby contro il Padova (in diretta sul canale de La Giovane Italia sabato pomeriggio). La sfida contro i biancoscudati potrebbe essere fondamentale nella corsa salvezza, anche per costringere, eventualmente, i patavini a guardarsi le spalle piuttosto che in avanti. E la certezza più grande, per Fernandez Lie e i suoi, è di avere a disposizione un funambolo, capace di cambiare la partita con un semplice guizzo.