La volontà di non arrendersi mai: Diego Pisani è il leader di questa Viola
Nel calcio attuale, sempre più globale anche nei settori giovanili europei, dove alcuni ragazzi italiani varcano i confini nazionali, si possono comunque trovare ancora storie come quella di Diego Pisani, nato a Firenze nel 2007 e cresciuto calcisticamente nella squadra della sua città. È ancora più singolare se si pensa che altri due protagonisti viola di sabato scorso come Dolfi, portiere che ha sventato un rigore, e Angiolini, “fantasista” autore del 2-2, sono anche loro nativi di Firenze. È doveroso aggiungere che il confronto tra queste due belle squadre ha prodotto uno spettacolare pareggio ricco di reti ed ha proposto un gioco aperto e votato all’attacco, degno delle migliori partite delle coppe europee.
Analizzando la partita di Pisani si può osservare come questo giovane calciatore, schierato come mezzala sinistra in un 3-5-2, prediliga per attitudine in fase offensiva l’attacco dello spazio di fronte a lui, andando a ricevere spesso tra le linee avversarie. In alcuni casi ha scambiato la posizione con Angiolini, che è venuto in appoggio, mentre Pisani ha attaccato la profondità. In fase di non possesso alterna corse in pressione a corse di ripiegamento, trovandosi perciò a fare il “box to box” richiesto ai centrocampisti moderni. Un suo pregio è proprio la capacità di attaccare l’area avversaria, dove riesce a farsi trovare spesso, come è avvenuto nel suo primo gol. Nella rete del momentaneo 4-3 per la Fiorentina ha mostrato un ottimo terzo tempo, anticipando di testa i difendenti avversari sul corner battuto da Angiolini. Queste qualità evidenziano un bagaglio tecnico-tattico già piuttosto sviluppato ma bisogna riconoscere che il ragazzo non lo si scopre certo oggi, avendo all’attivo più di venti presenze nelle nazionali giovanili e venendo stabilmente convocato per le partite della Primavera. Ciò che però ha più impressionato nella gara del “Viola Park” è stato l’aspetto caratteriale perché anche sul 2-0 per l’Inter, con il match che sembrava indirizzato, ha continuato a spronare i suoi compagni battendo le mani, pressando o proponendosi a ricevere la palla, protestando anche leggermente con la terna arbitrale, come a voler trasmettere la voglia di non arrendersi alle difficoltà della partita, cosa che è riuscita vedendo poi l’andamento della sfida.
Dal punto di vista individuale è stata perciò una prestazione molto importante ma il prossimo passo per la crescita di Pisani sarà quello di confermarsi con costanza anche nel proseguimento della stagione.