La magia dei playoff sta anche... nella loro imprevedibilità!
I playoff di fine stagione sono da sempre sinonimo di spettacolo ed emozioni intense. Dentro al rettangolo verde, di ribaltamenti di fronte, giocate spettacolari e lotta su ogni pallone. A mano a mano che il percorso delle squadre coinvolte sale di livello, aumenta anche la posta in palio: tutte le compagini, dopo un percorso durato una stagione intera, arrivate a questo punto non vogliono arretrare di un centimetro nelle loro ambizioni. Dopo le fatiche e le soddisfazioni della stagione regolare, comincia un percorso a sè, ad eliminazione diretta, in cui ogni risultato pesa doppio e tutto è in discussione fino all'ultimo minuto di gioco. Sono tanti i fattori che possono contribuire a delineare una doppia sfida, a maggior ragione alla fine dell'anno.
La contesa in questione per quanto riguarda la categoria Under 15 è arrivata ai quarti di finale, che si sono disputati nelle ultime due domeniche. Genoa e Palermo si sono ritrovate ad opporsi sul rispettivo cammino e hanno dato vita ad un confronto senza esclusione di colpi. Che si trattasse di due squadre propositive, offensive ed improntate al bel calcio si sapeva, ma la realtà ha oltrepassato le premesse in questo caso. Dopo il 3-3 maturato all'andata in Sicilia, il ritorno giocatosi a Genova diventava quindi ancora più infuocato in vista del possibile passaggio in semifinale per entrambe.
Qui subentra il punto focale della nostra riflessione: quanto possano cambiare da un momento all'altro le partite in questa fase del torneo e in base a quali piccoli dettagli. Alla "Sciorba" di Genova il Genoa ha trionfato con un largo 5-1. La cosa particolare è stato il punteggio che si era verificato dopo i primi 45 minuti: 1-0 per il Palermo. Il bello del calcio, la sua imprevedibilità. Dopo il gol di Sabella al quinto minuto, i rosanero hanno infatti condotto un ottimo primo tempo, rischiando di segnare ancora e trovando contro un ottimo Lorenzo Costoli a difendere la porta del "grifone". La squadra di Jacopo Sbravati, poi, ha preso coraggio all'interno del match e ha iniziato a farsi vedere pericolosamente, vedendosi annullare anche due reti per posizione iniziale fuorigioco. Insomma, il divario che colpisce di più è quello fra il punteggio del primo tempo e quello finale.
È accaduto che nel secondo tempo, come spesso succede nei playoff, nella ripresa la tensione palpabile che dà il fatto di avere grandi obiettivi a un palmo di mano ha iniziato a farsi sentire. Il Genoa è stato bravo a cavalcare questa tensione, a farla sua e portare la partita dalla sua parte. Lo ha fatto con una mentalità più aggressiva sin dal primo minuto, trovando subito l'autogol di Greco che ha subito apparecchiato la rimonta rossoblu. Dopo un quarto d'ora, ecco il raddoppio di Savona; dopo mezz'ora, il 3-1 da bomber vero di Cozzolino. A questo punto, pur avendo di fronte un Palermo che ci ha messo il cuore fino alla fine, il Genoa ha trovato davanti una strada spianata verso la semifinale. I gol di Longobardi ed Aresini, arrivati entrambi nel corso del tempo di recupero, hanno arrotondato il punteggio e ingigantito questa vittoria, comunque ampiamente meritata dalla squadra ligure.
Non capita spesso di vedere partite in cui una squadra che sta conducendo 1-0, e che momentaneamente starebbe passando il turno, soccomba poi subendo cinque reti. Guardando la partita, però, tutti avrebbero concordato sul grande impegno profuso da entrambe le squadre. Quello che ha pesato in questo match sono stati i momenti psicologici ed emotivi della partita, le forti motivazioni ma anche gli episodi a dettare l'andamento del match. Anche ribaltando del tutto le partite. Perché si sa, nei playoff, può succedere sempre qualcosa di inatteso fino all'ultimo minuto, cambiando tutte le carte in tavola.