Il racconto di una giornata ad Asseminello, tra Under 15 e Under 16
Domenica 15 ottobre. Alle 11 aprono la giornata l’U15 di Cagliari e Inter, sfida valida per il quarto turno del girone B. Entrambe le compagini venivano da due buoni momenti di forma, coi sardi a 4 punti, imbattuti e nessuna rete subita e i lombardi a quota 7 con un attacco che fa paura. I primi minuti di gioco per i padroni di casa di mister Trudu, che schiera i suoi con un 4-3-3, sono favorevoli, con diverse occasioni che nascono principalmente dal lato destro del campo che vedono Garau e Bellofiore protagonisti. Il Cagliari spinge ma non riesce a pungere in maniera decisiva ed ecco che a prendersi la scena ci pensa Delis Gjeci, numero 9 nerazzurro. Il ragazzo proveniente dal Pordenone è stato da noi nominato migliore in campo (clicca qui), d’altronde il tabellino a fine partita non mente: 34’-51’-75’, sono i minuti dei suoi tre gol. Giocatore che ha fatto la differenza, dominando il confronto con la difesa cagliaritana che, ogni volta che toccava palla, entrava in difficoltà. I sardi invece si sono scontrati sul muro rappresentato dal capitano nerazzurro Edoardo Evangelista, vero e proprio elemento di riferimento della difesa interista, in grado di fermare ogni avanzata dell’attacco rossoblù, il tutto con una grande pulizia negli interventi e senza commettere mai sbavature.
La giornata, dunque, non si è aperta bene per il settore giovanile rossoblù ma alle 15 ha la possibilità di rifarsi: è il turno infatti di Cagliari-Inter U16. I sardi, con soli 3 punti ma reduci dal successo per 2-1 sul Cittadella, affrontano la capolista, nonché il gruppo U15 campione d’Italia in carica, vittorioso in finale contro l'Empoli lo scorso anno ai rigori. Anche qui, come la partita del mattino, a partire forte sono i padroni di casa, che mantengono il pallino del gioco e appaiono più vivaci. Al 10’ sfiorano il gol del vantaggio, con un palo colpito da D'Onofrio sugli sviluppi di un angolo, mentre poco dopo, al 15’, questa volta direttamente da calcio d’angolo, arriva il meritato gol del vantaggio, con Samuele Piro che col suo sinistro sorprende Mortarino e segna il leggendario gol olimpico. Una rete bellissima che, accompagnata da una prestazione sontuosa nell’arco di tutti i 90’, ha permesso al centrocampista con la numero 4 ad aggiudicarsi il titolo di MVP (clicca qui). Samuele anche la passata stagione risultò uno degli elementi più interessanti dell’annata 2008, in campo dà l’anima e non smette di incitare i compagni, fattori che nella passata stagione lo hanno portato ad indossare in più di un’occasione la fascia da capitano. Col suo mancino riesce a smistare bene palla e servire con precisione i compagni, proprio come in occasione del secondo gol cagliaritano che ha deciso l’incontro, rete in cui ha messo lo zampino permettendo a Frau di effettuare la sponda per Saba.
I ragazzi di mister Medda fermano la capolista e ottengono così il loro secondo successo consecutivo per 2-1, una vittoria di prestigio ma soprattutto meritata, frutto di un’ottima prestazione di gruppo. Ora ad attenderli c’è il Venezia, prima di tornare in Sardegna per la sfida contro la capolista Como.