Fiorentina, lo schema è... Giusto!
Nel calcio moderno, si sa, è necessario cambiare. Per non dare punti di riferimento, per non essere prevedibili. E, soprattutto, perché gli avversari ci "spiano" in continuazione. Succede a livello senior, e accade anche a livello under, dove la copertura capillare de "La Giovane Italia" consente ai club di visionare i match e, di conseguenza, le mosse delle altre squadre.
Contro il Catanzaro, alla prima giornata, la Fiorentina aveva stappato la partita su calcio d'angolo a cinque minuti dal termine: corner battuto da Melai, colpo di testa sul primo palo di Gabriele Giusto ad anticipare tutti e portare avanti i suoi.
Contro la Juve Stabia, domenica, la squadra di Guberti ha provato ad attuare un altro sistema, provando a liberare il centrale difensivo sul secondo palo. Una volta, nel primo tempo, lo schema è riuscito, ma Giusto non è riuscito ad imprimere forza al pallone.
Nella ripresa, sul punteggio di due a uno e con l'attenzione che cominciava a calare, i Viola hanno replicato lo schema della prima giornata, trovando il medesimo esito: angolo di Melai (questa volta dalla destra) e colpo di testa sul primo palo di Giusto ad anticipare Di Lauro.
Nel post-gara, i due allenatori sono ritonati sull'episodio ai microfoni di LGI: «Pensavamo che ci avessero visto, allora abbiamo provato ad attaccare il secondo palo, ma non ci è mai riuscito, solo una volta nel primo tempo. Nella ripresa, abbiamo provato e ci è venuta» - dichiara, con il sorriso, Stefano Guberti, mentre scherza con il suo collega avversario Michele Sacco: «Noi l'avevamo preparato perché l'avevamo vista, ma per una disattenzione abbiamo preso goal».