Pressing alto e tanta corsa sugli esterni: ecco le armi del Novara di Semioli
Primo minuto, palla recuperata, rigore, gol. Sembra tutto facile e immediato, anche se "semplicità" e "calcio" innegabilmente non possono andare a braccetto. La voglia del Novara di andarsi a prendere il primo successo in campionato dopo una sconfitta e due pareggi dall'amaro in bocca si è captata già nei primi 60 secondi del match, grazie al forte raddoppio di Valenti e Gabriele sul portatore palla Gotti, non lasciandogli neanche il tempo di capire che il match fosse iniziato.
Diktat costante dell'incontro non solo la super prova di Edoardo Zocco (gol, assist e MVP de La Giovane Italia), ma anche la spinta costante dei terzini che fanno sì parte di una difesa a 4 ben organizzata, ma nei momenti rampanti del gioco si tramutano da veri e propri assi offensivi.
Fulgido esempio è rappresentato dall'applicazione tattica, indiscusse qualità tecniche e grandissima gamba di Kwaku Sylvester Lartey: rispediti al mittente gli assalti di Gotti e Turrisi che attaccano dal suo lato, assistenza costante e senza mai calare di ritmo su una fascia sinistra davvero incendiata e rigore del 2-0 procurato dopo un'azione individuale con progressione palla al piede superlativa.
Ottimi spunti di riflessione insomma per mister Semioli, nonché punti di forza da cui ripartire per i gaudenziani che dopo il primo successo non possono permettersi il lusso di fermarsi a pensare ai risultati precedenti.