Nerazzurri da urlo: sette gol nell’ultima trasferta a Lecco

Nelle prime sei partite di campionato, l’Inter colleziona ben cinque vittorie, trovando gli ultimi tre punti con una schiacciante vittoria fuori casa.
02.11.2023 14:30 di  Andrea Mariani   vedi letture
Nerazzurri da urlo: sette gol nell’ultima trasferta a Lecco

Nell’ultimo turno di campionato, l’Inter di mister Solivellas sovrasta il Lecco con un risultato decisamente importante: 1-7.

Gli undici si dispongono in campo con un 4-4-2, con il centrocampo schierato a rombo: Virtuani in mediana, accompagnato da Orlacchio e capitan La Torre leggermente più larghi, sottostanti al trequartista, numero 10, Grisoni Fasana.

Tanto movimento e pochi tocchi: é questo il concetto di gioco dei nerazzurri. In fase di costruzione il mediano si muove poco, mentre i due braccetti di centrocampo si propongono per ricevere palla dai due difensori, cercando nella maggior parte dei casi la verticalizzazione immediata a uno dei due attaccanti o premiando il movimento del terzino. Le due punte sono fondamentali in fase di possesso. L’allenatore vuole che appena il centrale scarica palla al terzino, il numero 9 si allarghi riposizionandosi quasi come ala; mentre se la sfera viene giocata alla mezzala, deve scendere fino alla metà campo cercando di farsi servire sui piedi. I due terzini, quando hanno campo, non esitano a salire palla al piede, accentrandosi e proponendo la sovrapposizione al centrocampista, così da formare un triangolo con la punta come terzo vertice, avendo quindi due soluzioni di gioco per continuare la manovra offensiva.

Juan Solivellas si sente poco durante gli 80 minuti di partita: i suoi ragazzi sanno bene cosa fare e disputano una partita quasi impeccabile, ognuno svolge il suo compito studiato in allenamento alla perfezione, facendo sembrare che lo spagnolo li guidi "mentalmente", quasi con un joystick. Fondamentale l’atteggiamento della squadra che, anche sul risultato di 1-4, non spreca nessuna occasione per far male agli avversari, con una freddezza glaciale sotto porta e una grinta da vendere in ogni contrasto.

Si percepisce l’aria di un gruppo molto unito, senza concetti di individualismo, bensì di collettivo: i subentrati giocano anche loro impeccabilmente, il numero 17 Vukaj addirittura firma il suo nome sul tabellino dopo un’ottima azione corale. Fin dalla tribuna si sentono i giocatori comunicare molto tra loro, ascoltandosi a vicenda e dandosi una mano l’un l’altro: “uomo”, “libero”, “sali”, fondamentali ormai molto sottovalutati nel calcio, ma di un'importanza stratosferica.

Dopo i 3 punti conquistati, i lombardi ora si trovano terzi a pari punti con i "cugini" del Milan, a solo un punto dal Como capolista di mister Cicconi.