Due realtà emergenti a confronto: Lecco e Como ai vertici della classifica

Le squadre lombarde dopo otto giornate di campionato si ritrovano nei piani alti del tabellone. L’Under 17 sorprende... e sorprenderà ancora.
09.11.2023 14:00 di  Andrea Mariani   vedi letture
Due realtà emergenti a confronto: Lecco e Como ai vertici della classifica
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Incredibile l’inizio di campionato Under 17 delle due sorprese del girone B, Lecco e Como. Le due squadre in otto partite han collezionato rispettivamente sedici e quindici punti, trovandosi nelle posizioni più importanti della classifica. 

Simbolico l’avvio di stagione, dove le due "cugine" si sono incontrate dando spettacolo con un entusiasmante 4-5 in favore dei comaschi (a cui vi rimandiamo a fine articolo, con gli highlights del match). Partita molto sentita, il cosiddetto “dodicesimo uomo sul campo” sono stati i tifosi di entrambe le squadre, che sapevano insieme ai ragazzi che quella gara poteva essere l’inizio di una brillante stagione, proprio come si sta verificando fino ad ora.

Il Lecco di mister Szekely propone un metodo di gioco ad alta intensità, cercando con pochi passaggi di arrivare in fase offensiva per provare la conclusione a rete affidandosi al goleador ex Monza, Giuseppe Mungari, ora capocannoniere del campionato, autore di 7 reti (quasi un gol ogni 90 minuti). Punto di riferimento della squadra è senza dubbio capitan Nocito, protagonista assoluto delle prime partite, motivatore nato, i compagni si fidano molto di lui. Spicca senza dubbio nella prima partita contro i “rivali”, dopo un umiliante primo tempo conclusosi per 1-4. In campo si fa sentire e tira fuori il meglio degli altri dieci nella seconda frazione, riagguantando il risultato e riuscendo nell’impresa di pareggiare i conti, ma che purtroppo si riapriranno negli ultimi dieci giri di lancette con il gol del subentrato Conti. Altra grande prova di squadra è quella contro l’Inter, dove gli azzurro-blu strappano un importantissimo pareggio contro i favoritissimi di Milano, senza subire reti. Prestazione incredibile di tutti e del fantastico duo difensivo Parizzi-Giuffrida, l’ultimo mai insufficiente nelle otto partite disputate, un vero muro difensivo con una buona capacità di distribuzione. Statistica molto importante sono anche i gol realizzati, ben 21, una media di quasi tre reti a partita: le occasioni sprecate dai lecchesi son ben poche durante le partite, grazie soprattutto al capocannoniere del girone e dal restante reparto offensivo, impeccabile sotto la porta.

Denominatore comune di Como e Lecco è proprio la sconfitta contro il Venezia, anch’essa sul podio della classifica, che ha dato filo da torcere ad entrambe siglando in tutte e due le gare quattro reti.

Diverso invece il team di mister Boscolo, schierato nelle prime sette partite con il classico 4-3-3, cambiato nell’ultima gara in casa contro l’Atalanta adattando un 4-3-1-2. Punto di forza dei bianco-blu è sicuramente la fascia destra di campo composta da Pandullo e Artesani, rispettivamente terzino e ala destra. Tecnica, velocità e eleganza: le tre caratteristiche che contraddistinguono i due ex Inter. Quando la squadra è in difficoltà ci pensano loro a creare e inventare occasioni, trovando più volte l’intesa vincente arrivando al gol. Formidabile la loro prestazione nell’ultimo scontro a Lurate vinto 4-2; come sempre i protagonisti sono loro due. Gol più assist da fuoriclasse per il numero dieci, dopo uno stop a seguire ed un elastico con tunnel, palla perfetta sui piedi del bomber Frascolla che sigla il primo dei tre gol di giornata, ripetuto successivamente dopo un ottimo assist del terzino tuttofare citato precedentemente, che sfoggia la sua classe sulla fascia destra facendo passare pure lui il pallone sotto le gambe dell’avversario prima di servire il cross al numero nove.

Questa gara è solo un esempio (tra i tanti) che fa intendere quanto siano fondamentali questi tre giocatori per l’organico lombardo. Leggero tracollo, però, si è potuto notare con le due sconfitte pesanti contro Milan e Hellas Verona e la già citata prima Venezia. Quasi imbattibili, però, nel loro stadio, dove non hanno ottenuto i tre punti solo una volta su quattro. Si può dire, quindi, che è un Como che dà speranze, con tante idee e che sa sorprendere, ma che però ha ancora da migliorarsi e che vuole crescere pian piano.

Nel complesso le due squadre analizzate stanno dando luce a una realtà sempre più chiara ed emergente che il calcio italiano deve, e in alcuni casi, sta prendendo, ovvero quello di focalizzarsi e non sottovalutare mai le potenzialità che un settore giovanile può creare a prescindere dal nome e dalla grandezza delle società. Due gruppi formati da individualità molto unite tra di loro, che insieme stanno conducendo un ottimo inizio di stagione.