L’Empoli vince lo scontro diretto con la Lazio e mantiene il primato solitario
Empoli e Lazio si affrontano con delle identità di gioco diverse, ma ben riconoscibili. I padroni di casa cercano uno sviluppo per vie centrali, cercando di trovare tra le linee avversarie dei vertici per eludere il pressing. Per fare ciò alternano costruzioni dal basso oppure, soprattutto in transizione positiva, cercano direttamente Busiello o Blini, con Landi che attacca la profondità per aprire gli spazi ai compagni.
Gli ospiti cercano maggiormente le vie laterali, sfruttando le catene esterne per poter andare a cercare la fisicità di Polinari con dei cross, il quale però in alcune situazioni viene anche in appoggio a fare da raccordo, con gli esterni che attaccano la profondità.
Le difese riescono a contrapporsi nel modo migliore, avendo quasi sempre la superiorità numerica grazie alla grande quantità di corsa dei centrocampisti, mettendo intensità nei duelli e assorbendo con grande applicazione i movimenti senza palla degli attaccanti. Due giocate fuori dagli schemi ed un piccolo calo dei laziali permettono ai toscani di chiudere il primo tempo in vantaggio.
Nel secondo tempo la Lazio alza il proprio baricentro, nel tentativo di riaprire la gara, e lo fa cercando con maggiore frequenza le sponde di Polinari, con i giocatori a sostegno pronti a catturare le seconde palle. Così facendo si espongono però alle veloci ripartenze dei locali, che con maggiori spazi riescono ad arrivare varie volte alla conclusione.
Il risultato finale di 5-1 è sicuramente troppo largo ma la vittoria degli azzurrini è meritata, anche se va sottolineata la prova dei biancocelesti che hanno tenuto un ritmo alto per tutti i 90 minuti. Riguardo alle prove individuali, nell’Empoli, oltre a Busiello MVP, si sono distinti in particolar modo Neri, Mennini, Bagordo e Landi (2009), nella Lazio De Fraia, Polinari e Zangari.