L'arte di saper dribblare. Il racconto di coach Biffi su Mattia Liberali
Una vittoria sofferta, quanto importante, per la Nazionale di Favo, che con il successo ai calci di rigore contro l'Inghilterra può dunque approdare alle semifinali degli Europei Under 17, dove affronterà (domenica, ore 17) la Danimarca.
Tra i protagonisti del match c'è senza dubbio Mattia Liberali, autore del momentaneo 1-1 con una vera e propria prodezza: entra in area di rigore, salta una serie di uomini e poi calcia nell'angolino, battendo Whatmuff. Uno dei gol più belli realizzati durante questa competizione, ma non è qualcosa che ci sorprende: l'attaccante rossonero, infatti, ci ha abituati ormai da anni (fin dall'Under 15!) a giocate di questo tipo.
Come detto, noi de La Giovane Italia lo conosciamo molto bene, ma c'è chi ha potuto seguirlo ancora più da vicino durante la sua crescita. Stiamo parlando di Andrea Biffi, suo ex allenatore nei primi anni al Milan, con cui abbiamo piacevolmente chiacchierato ieri post Italia-Inghilterra: "Quando lo allenavo io, Mattia giocava in difesa - ci ha rivelato - Non perché avesse queste grandi doti da difensore, ma perché come sempre sostengo: più indietro giocava, più avrebbe avuto ragazzi da poter dribblare! E così faceva: mostrava tanto coraggio e una tecnica sopraffina, non si limitava a superare gli avversari con abili serpentine ma cercava il ricamo, la grande finta che lasciava tutti a bocca aperta. E dribblava così bene che era naturale vederlo partire dalla sua porta ed arrivare a calciare più spesso, rispetto agli attaccanti che giocavano con lui".
"E così successe che a 8 anni, in un torneo rifilò da solo 3 gol all’Ajax - ha continuato a raccontarci coach Biffi - Mentre al torneo seguente lì liquidò nuovamente, con una doppietta da urlo. Lui, il più piccolo in mezzo a tanti giganti, di gol banali non ne ha mai fatti".