Il confronto: Akram Jadid vs Mamadou Pamè
Milan-Juventus è una classica del calcio italiano, una partita sentitissima valsa scudetti e coppe che da sempre accende le tifoserie: da un lato la squadra italiana con più Champions League e dall’altra quella con più scudetti.
Ma quando il rossonero e il bianconero si scontrano, anche tra i giovani non può essere una partita qualunque. E seppur nel campionato Under 15 le due compagini appartengano a due gironi differenti, abbiamo voluto cominciare (e celebrare) il ritorno del format che mette in luce i più grandi talenti del nostro calcio, con due ragazzi che sono già sulla bocca di tutti: per il Milan l’ala sinistra italo-marocchina, classe 2011, Akram Jadid, per la Juventus la prima punta classe 2010, arrivata in estate dal Tor Tre Teste, Mamadou Pamè.
Ruoli e caratteristiche fisico-tattiche un po’ differenti ma con una cosa (non di poco conto) in comune: il gol nel sangue.
Di Akram Jadid abbiamo già parlato in più di una occasione noi de La Giovane Italia, l’ultima in occasione della tripletta siglata lo scorso weekend contro il Mantova, con cui si è portato a quota 8 reti in 6 giornate. Numeri incredibili se contiamo che stiamo parlando di un 2011, il più piccolo della compagnia, ma allo stesso tempo è colui che, sia con le sue giocate, che per atteggiamento in campo, sembra già essere il leader del gruppo U15 rossonero, ma anche simbolo (post-Camarda) del settore giovanile del diavolo. Giocatore tuttofare, si occupa della battuta di calci piazzati, da cui nascono tantissimi pericoli e in più di una occasione sugli sviluppi di corner/punizioni battute dal numero 10, i rossoneri siglassero un gol. Nella sfida col Mantova, sul risultato ancora di 0-0 si è procurato un calcio di rigore che ha calciato lui stesso venendo però ipnotizzato dall’estremo difensore biancorosso. D’altronde i rigori li sbaglia solo chi li batte, niente di grave, soprattutto se poi non ti fai condizionare minimamente dell’errore e trovi la forza e la bravura di siglare una tripletta nella stessa partita. Qualità sopraffina nel primo e terzo gol: al 29’ riceve palla dal limite dell’area, se la sposta sul destro creandosi lo spazio per calciare evitando la marcatura avversaria e con un bellissimo tiro a giro infila la sfera all’angolino. Nella seconda frazione dopo che mette a segno la personale doppietta, arriva il suo primo tris della stagione e anche questo è splendido: ricevuta palla sull’out mancino punta e dribbla con facilità e naturalezza il difensore avversario, a quel punto apre il piattone e col destro buca per la terza volta il portiere mantovano. Incontenibile. Dopo la gara contro la Cremonese in cui non è riuscito ad andare in gol per la prima volta in campionato, ritorna dunque nel tabellino dei marcatori in grande stile, contribuendo ad un altro successo che proietta il Milan in vetta alla classifica del girone B a punteggio pieno. Per il ragazzo arrivato dalla Voluntas Montichiari si tratta di un percorso di crescita costante, da qualche anno sta regalando gioie al settore giovanile rossonero togliendosi anche più di qualche soddisfazione a livello personale. Dopo le 8 reti in 9 presenze con l’Under 14 pro dello scorso anno, compresa quella nel derby contro l’Inter, oggi ha già raggiunto il bottino ma con 3 partite in meno, numeri che senza dubbio sono destinati a crescere notevolmente.
Anche Mamadou Issa Pamè non è certamente un nome nuovo per chi frequenta le nostre pagine. Autore di 44 reti lo scorso anno con il Tor Tre Teste, portato al successo del proprio girone (davanti al Frosinone) fino alla semifinale playoff, persa solamente ai calci di rigore contro la Lazio. In estate, nonostante il forte interesse di tante società con cui ha svolto dei provini, alla fine la sua scelta è ricaduta sulla Vecchia Signora, scelta certamente azzeccata. «È un ragazzo speciale, un ragazzo d’oro. È molto forte anche mentalmente. Anche leggendo certe cose è sempre rimasto focalizzato sul calcio giocato. Ha una famiglia che gli sta dietro, a partire dallo zio. Sono contento che stia esprimendo quello che per me non era una novità. Deve rimanere molto sereno, calmo e mantenere l’umiltà che fa parte del suo modo di essere e che è la prima cosa che serve per fare il giocatore». Queste le parole del suo vecchio presidente Ivan D’Adamo rilasciate in un’intervista. Parole che toccano anche il Mamadou persona, elemento fondamentale e imprescindibile per i ragazzi che vogliono ambire a fare uno step ulteriore e provare a diventare calciatore ad alti livelli, perché non basta la qualità senza la giusta mentalità. Pamè è una prima punta molto forte fisicamente, ben piazzato e di una statura assolutamente sopra la media rispetto ai suoi coetanei, caratteristica che sta dimostrando di saper sfruttare utilizzandola nel miglior modo. Attaccante d’area di rigore, suo habitat naturale, ha nel gioco col corpo uno dei suoi punti di forza, al pari dello stacco da terra e colpo di testa. Mancino, naturalmente può ancora migliorare nell’uso del piede “debole” e dal punto di vista tecnico, riscontra infatti qualche difficoltà in progressione palla al piede. In questo inizio di campionato è già andato in gol 11 volte in appena 5 partite, in 4 se contiamo che nella prima giornata (stravinta per 0-5 col Genoa) non ha segnato. Vittime il Parma, a cui ha siglato uno splendido gol in rovesciata, il Cesena, la Carrarese (tre reti subentrando nel secondo tempo) e per ultima il Bologna, 4 e tutte nella prima frazione di gioco, chiudendo la pratica dopo i primi 40’. Grazie ai suoi gol, e dell’altro neoarrivato, dal Palermo, Giuseppe Pipitò, la Juventus, assieme al Modena ma con una gara in meno, è prima nel girone A a quota 13 punti. La prossima giornata affronterà il Pisa, squadra a-2 dai bianconeri. Viste le ottime prestazioni e gli ottimi numeri, per lui si sono aperte le porte della nazionale: ha fatto parte infatti della lista dei 44 chiamati dal CT Enrico Battisti per la selezione del nord lo scorso 10 ottobre.
Due talenti certamente da continuare a tenere sott’occhio, chissà che possano incontrarsi ai playoff, con entrambe le compagini capoliste dei rispettivi gironi, se dovessero continuare così le probabilità sono decisamente alte, e siamo certi che vederli a confronto, direttamente sul campo, sarebbe uno spettacolo.