Mattia Zanotti non sarà un Dimarco bis, perso a titolo definitivo dall'Inter
Il percorso costruito e pianificato per Mattia Zanotti sembrava dover ripercorrere la strada scelta qualche anno prima per Federico Dimarco. Dopo le esperienze nel settore giovanile nerazzurro l'avventura in prestito, in Svizzera, per confrontarsi fin da subito con una realtà di fascia medio-alta, lontano però dalle pressioni del bel paese. Qualcosa è andato diversamente, la stagione dell'esterno classe 2003 all'FC San Gallo è stata assolutamente positiva (35 presenze, 3 gol e 5 assist), con tanto di inserimento, dalla Swiss Football League, nella “squadra ideale della stagione 2023/24”. Ne avevamo già parlato a marzo, pronosticando per lui un futuro diverso da quello che poi è stato (clicca qui per leggere l'articolo)
Nonostante le ottime premesse, i campioni d'Italia hanno deciso di "lasciar andare" il giovane bresciano, che ha conquistato le attenzioni di diverse squadre svizzere, tanto da convincere l'FC Lugano a versare 2,5 milioni nelle casse dell'Inter per assicurarsi le sue prestazioni sportive a titolo definitivo. Si tratta senza dubbio di un investimento importante per un club del genere, accompagnato con queste parole dal Chief Sports Officer del club, Carlos Da Silva: "Con Mattia siamo riusciti a ingaggiare uno dei migliori giocatori del nostro campionato e uno dei terzini più promettenti a livello europeo. Siamo molto felici di aver convinto Mattia a sposare il nostro progetto sportivo. Con lui possiamo contare su un laterale difensivo moderno, forte tecnicamente, ben preparato sul piano difensivo e dotato di grande personalità. Zanotti si distingue per la sua velocità e per la sua propensione al gioco d’attacco".
Mattia è stato uno dei talenti cresciuti nel vivaio dell'Inter, con una trafila importante anche nelle selezioni giovanili della Nazionale. Dall'esordio in Under 15 nel 2018 ha vestito la maglia azzurra per ben 45 volte, fino ad indossare anche la fascia da capitano nell'ultima uscita con l'Under 21 (1-0 contro l'Indonesia nel Torneo Maurice Revello, clicca qui per il nostro focus). Purtroppo non sempre un "curriculum" come questo basta per proseguire un percorso sognato e preannunciato.
Quello che stupisce dell'operazione Inter-Lugano è l'assenza di una qualsiasi clausola in favore dell'Inter, fatta eccezione un'alta percentuale sulla futura rivendita. Spesso i nerazzurri hanno fatto operazioni simili, mantenendo sempre un diritto di recompra ad un prezzo vantaggioso, in questo caso la separazione con Zanotti sembra più netta e definitiva. Per il classe 2003 si tratterà di un esperienza importante, rivelatasi decisiva per la carriera di molti negli ultimi anni (basta vedere il percorso di Calafiori). L'addio all'Inter potrebbe essere visto come una "sconfitta" personale oppure un ridimensionamento, la realtà dei fatti però è diversa: è giusto abbandonare il "nido" ed abbracciare un progetto che ha deciso di puntare a 360 gradi su di te, con la consapevolezza di essere al centro di un'idea di calcio e non soltanto un tassello utile a completare una rosa.
A noi di LGI non resta che fare un grandissimo in bocca al lupo a Mattia, che abbiamo visto crescere tra Brescia ed Inter e che continueremo a goderci tra le fila Azzurre. La speranza, ovviamente, è quella di rivederlo un giorno nel nostro campionato, da protagonista, seguendo un percorso di crescita e valorizzazione adatto alle sue capacità.