Tommaso Ghirardello: dai pulmini a Padova al sogno Juventus

24.09.2021 11:05 di  Simone Pratico   vedi letture
Tommaso Ghirardello: dai pulmini a Padova al sogno Juventus

Due partite di campionato disputate, due reti realizzate: meglio non poteva iniziare l’avventura di Tommaso Ghirardello con la maglia della Juventus. Attaccante, classe 2005, è cresciuto prevalentemente nel vivaio del Padova e solo da qualche settimana si è trasferito a Torino. Un vero e proprio sogno che si avvera per lui che, fin da bambino, sostiene i colori bianconeri.
La Vecchia Signora ha deciso di puntare forte sul ragazzo dopo le ottime prestazioni dello scorso anno, quando venne aggregato sotto età al gruppo degli Under 17 allenato da Claudio Ottoni dimostrando, tra le diverse qualità, un grande fiuto per il gol. Nella parte finale della stagione 2020/2021 ha avuto un rendimento incredibile sotto questo punto di vista, andando a segno per ben tre partite consecutive contro Virtus Verona (bel colpo di testa sugli sviluppi di un calcio di punizione), Sudtirol e Legnago. Una dote, questa, che sembra proprio non aver perso viste le firme sul tabellino negli incontri con Spezia e Empoli.
Inizia il suo percorso nel GS Duomo, società rodigina a cui rimarrà per sempre legato, tanto da partecipare a camp estivi o attività organizzate dal club anche quando decide di legarsi ad altre squadre. Dopo la prima esperienza con il Duomo passa infatti al Padova e qui vi rimane (eccezion fatta la parentesi alla Spal) fino all’annuncio ufficiale del passaggio alla Juventus. Ora si è stabilito alla Continassa al J-College dove potrà studiare nel liceo lì presente e continuare gli studi iniziati a Rovigo, all’indirizzo sportivo del “Paleocapa”. 

Tommaso Ghirardello raccontato più da vicino

“Ci dispiace che sia andato via, ma opportunità del genere vanno prese subito - ci ha rivelato Ottorino Cavinato, responsabile tecnico del settore giovanile del Padova - Lo abbiamo preso al secondo anno di Pulcini insieme al fratello Filippo, ha dovuto fare tanti sacrifici perchè abitava lontano dal centro sportivo. É sempre stato un “bambinone”, prendeva spesso le cose con leggerezza ma quando entrava in campo dava il massimo, moriva per il calcio. Ragazzo estroverso, ha instaurato un buonissimo rapporto con i compagni di squadra che anche ora lo vedono come un fratellino”. Ma dove può arrivare Ghirardello? Cavinato non ha dubbi: “É un profilo molto interessante: ha velocità, grande forza e calcia bene sia con il destro che con il sinistro. Forse troppo critico con sé stesso, quando sbaglia si arrabbia eccessivamente e non dovrebbe farlo. Ma ha grande potenziale, possiede le qualità necessarie per diventare un giocatore importante”. E noi siamo molto fiduciosi riguardo al suo futuro.