Quanto conta sapersi adattare ad ogni partita? Il Frosinone sa come si fa!
Nella prima giornata di ritorno di Primavera 2, uno degli appuntamenti più importanti è stato quello andato in scena al centro sportivo "Ferdeghini" fra Spezia e Frosinone. Una sfida dall'alto contenuto qualitativo, visto che si andavano ad affrontare due formazioni in piena lotta per i propri obiettivi nella fascia più alta della classifica: i playoff per i bianconeri, l'immediata risalita in Primavera 1 dopo un anno di purgatorio per i ciociari.
Nonostante le premesse iniziali potessero suggerire un confronto ricco di gol e ribaltamenti di fronte, sabato scorso il campo ha detto tutt'altro. La sfida è apparsa sin da subito molto equilibrata, controllata, con le due formazioni che si sono studiate a lungo prima di poter sferrare i propri primi colpi. Una partita giocata alla pari, attitudine che è andata a riflettersi sull'andamento del match: il primo tempo ha sorriso maggiormente allo Spezia, capace di rendersi pericoloso più volte; la ripresa ha visto emergere con grande qualità il Frosinone, che ha sfruttato anche i propri importanti cambi per impensierire i padroni di casa, anche con un palo colpito.
In una partita molto piacevole, la grandissima attenzione ai piccoli dettagli, alle disattenzioni, ai rimedi per correre meno rischi possibile ha avuto la meglio. Non per niente, parlavamo di un confronto fra la quarta e la miglior difesa di tutto il torneo. La conseguenza è stata uno 0-0 finale che ha permesso ad entrambe le formazioni di fare un piccolo passo in avanti e continuare sulla traccia del percorso intrapreso.
Il tema che ci spinge ad affrontare questa partita è il seguente: quanto conta saper comprendere il tipo di partita che si sta giocando per portare a casa un buon risultato? Tantissimo, come insegna il Frosinone di Emanuele Pesoli. La squadra gialloblu, che in ben sette partite su quindici in precedenza era stata in grado di rifilare tre reti alle sue avversarie, ha capito sin dai primi minuti che quella di sabato non sarebbe stata una partita semplice, dallo sblocco immediato. Ha quindi percorso la strada dell'equilibrio, del possesso, dell'attenzione difensiva in vista di immediate ripartenze per fare male in verticale.
Non tutte le partite si possono vincere con tanti gol di scarto, non tutte le partite consentono di spingere costantemente sul pedale dell'acceleratore. La capacità di adattamento a diversi tipi di gara è e rimane uno dei migliori segnali di maturità di una squadra.
Ecco perché, fra i diversi fattori, la squadra ciociara è oggi stabilmente al comando del campionato. In un girone così combattuto, come testimonia la bagarre in diverse zone di una classifica molto corta, conta molto saper gestire al meglio le forze e giocare su equilibri sottili per portare a casa grandi risultati nel lungo periodo.