Benevento, Floro Flores ed un "Guardiolismo" moderno

Il 4-3-3 dei sanniti ricorda quello dei blaugrana di Pep, ma strizza l'occhio al fluido-associativo.
19.03.2025 10:00 di  Gianmarco Pone   vedi letture
Benevento, Floro Flores ed un "Guardiolismo" moderno

Domenica, allo stadio "Pasquale Galasso" di Cancello ed Arnone, è andato in scena il derby tra Casertana e Benevento, valevole per la 21^ giornata del girone C del campionato Under 17 di Serie C. Il Benevento arrivava al match con tutti i favori del pronostico e non li ha di certo delusi: già al termine della prima frazione, il risultato era totalmente in cassaforte per i sanniti, avanti di due gol e con un uomo in più.
In apertura di ripresa, i giallorossi hanno completato l'opera, inducendo il proprio mister Antonio Floro Flores ad effettuare cinque cambi in un unico slot e dare spazio a chi ha giocato meno durante l'anno. Il match è terminato 0-6, con la tripletta di Soprano ed i gol di capitan Giugliano, D'Ambrosio e Patriarca.

Ma il risultato è ciò che conta meno nel racconto che vogliamo trasmettervi circa una squadra che ha segnato 76 gol in 21 partite, ed esprime un calcio collettivo che fa inebriare l'animo degli amanti del bel gioco. Il Benevento si presenta con un 4-3-3 che ricorda molto il "primo" Guardiola: un assetto posizionale, con tanto lavoro sulle due catene, utilizzo degli half spaces, la "salida lavolpiana" del play, terzini che entrano dentro al campo, una punta che viene incontro a giocare per permettere l'inserimento delle mezz'ali alle spalle. In diverse occasioni, però, i giocatori si ritrovano ad occupare posizioni non di propria competenza, come il terzino destro Kwete che talvolta svaria sul fronte di sinistra, il capitano Giugliano che ha carta libera sull'apparato offensivo, difensori centrali che si sganciano e si gettano all'attacco.

Insomma, ad un meccanismo posizionale di base, Floro Flores lascia ampio spazio ad una fluidità creativa dei suoi giocatori, che posseggono qualità tecniche di base elevate, ma che attraverso un collettivo ormai rodato stanno imparando a scegliere quando cercare la giocata codificata e quando invece sentirsi liberi di inventare.

C'è ancora tanto da scoprire su questa squadra, che andrà sicuramente valutata contro un avversario di maggior spessore: al momento, soltanto la Ternana è riuscita a fare meglio di un team che fin qui ha vinto 16 partite su 21. Una menzione va anche al responsabile del settore giovanile Simone Puleo, che in questi anni ha costruito delle rose di giocatori che hanno differito poco nel percorso dall'Under 15 alla Primavera, puntellando soltanto qualche elemento qua e là. I play-off si avvicinano e ci diranno tanto sul reale valore di una compagine che, comunque vada, potrà aver deliziato gli appassionati di calcio e creato valore individuale anche e soprattutto attraverso il collettivo, che è l'obiettivo principale di chi opera nel settore giovanile.

Benevento: coming soon.